L’elemento saliente a breve termine.
Avremo una settimana segnata dalla presenza di una vasta circolazione ciclonica tra la nostra Penisola e l’Europa occidentale. Il che porterà alla prosecuzione di quella fase instabile che si protrae oramai da una settimana. Attese pertanto altre piogge, temporali, locali grandinate e neve sui rilievi.
L’elemento saliente a medio termine.
Interessante notare la disposizione barica ad inizio del nuovo mese. Avremo una vasta circolazione ciclonica tra Penisola Iberica e coste del nord Africa, con influenze, da valutare in intensità, fin sulle nostre regioni. Area depressa incastonata tra due figure anticicloniche: il muro Scandinavo a Nordest, quello oceanico ad Ovest, con quest’ultimo in evidente tentativo di spinta meridiana.
L’elemento saliente a lungo termine.
Tentativo meridiano che potrebbe andare a buon fine, mentre l’alta dinamica sulla Scandinavia si ritirerebbe verso Est. Lacuna barica Settentrionale che verrebbe invasa da un nucleo freddo Artico-Marittimo, in procinto di portarsi verso il bacino del Mediterraneo.
Il trend a lungo termine:
Se tale ipotesi trovasse ulteriore conferma, rammentiamo che sono diversi giorni che viene battuta, si aprirebbe un nuovo periodo all’insegna del tempo fortemente instabile, con ulteriore calo termico per correnti dai quadranti Settentrionali.
Elementi di incertezza: Gli elementi che andranno valutati con attenzione sono diversi, i più importanti certamente l’evoluzione della goccia fredda iberica. Figura che difatti potrebbe fungere da attrattore nei confronti dell’aria fredda in discesa da Nord.
Da valutare anche gli spostamenti delle figure anticicloniche sopra menzionate, in particolare il possibile asse meridiano dell’alta pressione oceanica. Ad oggi pare probabile un maggiore coinvolgimento depressionario dell’Europa Centro occidentale, piuttosto che versanti orientali.
Fattori di normalità climatica:
Attualmente siamo entrati in fase di normalità, specie dal punto di vista prettamente termico. La lieve risalita delle temperature, specie in quota, ha condotto su valori tipici del periodo.
Il percorso fin verso la prima decade di aprile non indica scossoni in termini positivi, anzi. Vi potrebbe essere un nuovo calo al di sotto delle medie, forse lieve, nel periodo di Pasqua.
Focus: evoluzione sino al 08 aprile 2007
Suddividere il periodo previsionale in due fasi distinte pare esercizio superfluo, tuttavia vi saranno diverse fasi a gradi d’instabilità differenti. La settimana agli albori porterà piogge su molte delle nostre regioni, con peggioramento su tutta Italia tra giovedì e venerdì. A seguire un altro peggioramento potrebbe raggiungere il Nord e gran parte del Centro Sud nel weekend.
L’inizio del nuovo mese potrebbe invece consegnarci un aumento delle temperature per correnti prevalentemente meridionali, mentre le precipitazioni potrebbero interessare principalmente il i settori occidentali del nord e poi medio ed alto Tirreno. A seguire nuovo calo della pressione per ingresso di correnti Artico-Marittime dai quadranti Settentrionali, con calo termico accentuato a fase decisamente instabile un pò su tutte le nostre regioni.
Evoluzione sino al 13 aprile 2007
Il prosieguo potrebbe essere governato da condizioni di marcata instabilità con altre occasioni per temporali, rovesci, locali grandinate e nevicate sui rilievi. A conferma di una prima fase primaverile piuttosto dinamica.
In conclusione.
E’ interessante notare, da parte dei modelli di previsione, una certa costanza nel percorrere una strada che potremmo definire di persistenza. Quasi a voler colmare il pesante surplus termico che giace sull’Italia da diversi mesi.