Una poderosa saccatura fredda, alimentata da correnti artico-marittime, ha interessato gran parte dell’Europa ed il Mediterraneo Centrale.
La provincia di Trieste, tra sabato e lunedì, ha avuto abbondanti precipitazioni (50/60mm in 72 ore) suddivise in 5 o 6 episodi, con anche un forte temporale accompagnato da fitto groupel nella serata di sabato 22 e un ritardatario, ma deciso, rovescio nevoso nel pomeriggio di martedì 25 marzo 2008.
Tali precipitazioni, stanti temperature molto basse in quota, sono state nevose dai 3-400m di quota con accumuli che, in Slovenia, sono divenuti corposi oltre i 5-600m (25-45cm) e decisamente robusti oltre gli 800-1000m (60-80cm), con picchi di oltre 100cm a ridosso delle principali dorsali carsico-dinariche che si estendono dalla Selva di Tarnova (Trnovski Gozd) alla Foresta del Monte Nevoso (Sneznik).
Sul Carso italiano si sono avute due nevicate con massimi al suolo di 11cm a Pese di Grozzana (472m) e 25cm sul, sovrastante, monte Cocusso (672m).
I due episodi precipitativi principali, con piogge e nevicate diffuse, si sono avuti sabato 22 marzo e la notte tra domenica 23 e lunedì 24 marzo. Gli altri episodi sono ascrivibili a “rovesci sparsi”, alcuni dei quali particolarmente violenti e temporaneamente nevosi fino alle Rive di Trieste (nel pomeriggio del 25-03-2008).
Cinque foto a testimonianza di un innevamento tanto cospicuo quanto poco consueto, in questo periodo, a quote basse. Esso stupisce uleriormente perché segue 24 mesi decisamente poveri di neve.