Questo primo scorcio di luglio è stato finora caratterizzato su gran parte d’Europa dalla frequente presenza dell’anticiclone africano, che interagisce con una possente cellula anticiclonica dal cuore caldo di matrice continentale, centrata fra le nazioni baltiche e la Russia Occidentale ove sta persistendo in maniera piuttosto anomala. Sono di questi giorni le notizie di picchi di caldo notevoli sul cuore del Continente, ma anche in Russia e l’elemento di maggior spicco è proprio la persistenza di livelli di temperatura così elevati.
Il vasto dominio anticiclonico si presenta così in salute, in quanto sul Vicino Atlantico vi è da svariati giorni l’evoluzione di una forte depressione che, consolidata sulle sue posizioni, ne garantisce lunga durata: ecco quindi che la campana anticiclonica, ad ogni parziale tentennamento, ritorna poi rapidamente a guadagnare il terreno perso grazie anche ai costanti apporti caldi di provenienza nord-africana. Orbene, le aree nord-occidentali dell’Europa sono quelle più esposte all’influenza instabile di matrice oceanica che, proprio per l’aspro contrasto con il caldo in costante risalita dalle latitudini afro-mediterranee, va ad innescare fenomeni meteo molto violenti ed intensi. Basti pensare che, nel pomeriggio di ieri, mentre sulle zone settentrionali e centro-orientali della Francia infuriavano i temporali con temperature persino inferiori ai 20 gradi, appena più ad est in Germania le temperature toccavano picchi addirittura di 39 gradi, valori uguali a quelli che contestualmente si misuravano in Spagna.
Contrasti termici esasperati, questa è quindi la causa principale delle linee temporalesche di groppo così violenti. La dinamica dei temporali di ieri seguono quelli del 12 luglio, anch’essi avevano fatto irruzione a seguito di una forte ondata di caldo creando molti danni, disagi e purtroppo anche vittime in Germania. Non è stata indolore l’ultima ondata temporalesca: la tempesta ha purtroppo causato due vittime in due diversi campeggi della Francia e dell’Olanda. L’immagine in basso mostra l’evoluzione serale (di ieri), quando l’intensa linea di groppo autorigenerante si era spostata sull’ovest della Germania, dopo aver interessato anche Belgio e Olanda.