L’assenza dell’anticiclone delle Azzorre sul contesto meteo europeo è una delle cause principali di questa variabilità di fine luglio che domina sull’Europa. Solo le estreme aree occidentali del Continente sono protette dai lembi orientali dell’anticiclone, in particolare la Penisola Iberica che gode di un parziale apporto stabilizzante nord-africano. Un intermezzo anticiclonico si è proteso anche verso l’Italia, troppo debole per costruire un muro protettivo rispetto alle incombenti intrusioni instabili in arrivo dal Nord Europa.
La conca depressionaria che abbraccia sul Nord Europa estende i suoi tentacoli fino alle zone centrali del Continente: un primo perno ciclonico in quota si trova tra la Scozia ed il Mare del Nord con un sistema perturbato pilotato verso la Germania, mentre una seconda bolla di bassa pressione è situata tra le nazioni baltiche e la Polonia. Quest’ultima determina gli scenari di maggiore maltempo, con temporali localmente cattivi (precipitazioni localmente superiori ai 50-60 millimetri), in quanto si attua un fortissimo contrasto con l’aria rovente costantemente richiamata poco più ad est, che investe più direttamente la Russia ove è presente un possente anticiclone di blocco.
La Russia resta intrappolata nella terribile canicola, con temperature che sulle pianure meridionali hanno anche quest’oggi superato localmente i 40 gradi. Calura opprimente anche a Mosca, che si è fermata sui 36-37 gradi, ma i prossimi giorni si potrebbero realizzare nuovi record. La sacca depressionaria sul Centro-Est Europa ha limitato i riflessi del grande caldo sulle zone orientali europee, con i 40 gradi sfiorati solo sulle zone orientali dell’Ucraina. Caldo notevole, ma ben meno eccezionale, sul sud della Spagna con temperature locali (massime ancora non definitive) fino a 38-39 gradi.