Qamar-uz-Zaman Chaudhry, vice-presidente della Organizzazione meteorologica mondiale e noto meteorologo pakistano, è l’autore di un rapporto pubblicato di recente che mostra come il numero delle ondate di caldo, in Pakistan, è cresciuto nel periodo 1980-2009 e di come la temperatura media nel delta dell’Indo sia in costante aumento.
Nel maggio 2010, presso Mohenjo-Daro (città della provincia di Sindh) la temperatura raggiunse 53.5C (128F), la quarta più alta mai registrata al mondo e la più alta mai registrata in Asia per quel periodo. Babar Hussain, gestore del portale Meteo Pakistan, ha dichiarato: “Nel 2013 abbiamo già raggiunto picchi di 51°C/52°C. L’ondata di caldo è cominciata il 12 maggio dalla provincia di Sindh e e si è estesa all’intero Paese nell’arco di soli 3 giorni. E’ durata un mese, praticamente sino al 10 giugno. I 51/52°C sono stati raggiunti a Larkana, (città di 2 milioni di persone nel sud della provincia di Sindh) mentre Lahore, capitale della provincia del Punjab di circa 15 milioni di abitanti, ha registrato un valore massimo di 47°C il 23 maggio. Si tratta, in quest ultimo caso, della temperatura più calda dal 1954”.
Finora, secondo i media pakistani, sono diverse centinaia le vittime dell’ondata di calore. Il Pakistan è, insieme con il Bangladesh, estremamente vulnerabile ai disastri naturali e negli ultimi tre anni ha registrato massicce inondazioni, siccità e ondate di calore. FONTE IMMAGINE Rahat Dar/EPA