L’evoluzione generale
È chiaro che le novità dal punto di vista delle figure bariche in gioco sono poche, ma il tutto è più che normale, in attesa che l’inverno cambi le carte in regola dal punto di vista configurativo. Ma nel frattempo ci troveremo a dover fare i conti con due possenti campi di alta pressione: uno ad Ovest (alta delle Azzorre) e uno ad Est (alta pseudo Russo-Scandinava).
Tra le due ritroveremo il solito cunicolo barico all’interno del quale troveranno terreno fertile le correnti più fredde del Nord Europa spinte verso Sud dalle varie ondulazioni. Il motore principale sarà dato sempre dal Vortice Polare, assai attivo a latitudini settentrionali.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Rispetto a quanto dicemmo qualche giorni fa la profonda ondulazione (le cui possibilità di riuscita sono alquanto elevate) potrebbe intraprendere una direzione maggiormente occidentale, quanto basta a far sì che i Paesi più interessati dal maltempo siano la Gran Bretagna, la Francia, la Penisola Iberica ed il Portogallo.
E sulla nostra Penisola? Beh, è ancora presto per poter stabilire con certezza quanto potrebbe verificarsi. Ciò perché il seppur minimo spostamento dell’onda barica darebbe effetti assai diversi sia in termini termici che puramente precipitativi.
Ma c’è un elemento che non può essere trascurato. L’ampiezza dello stesso cavo d’onda. Sì, a differenza di quanto accaduto fino ad ora, quella che si prospetta avrebbe tutte le carte in regola per sfondare anche sul bacino del Mediterraneo, interessando direttamente i settori occidentali della Penisola.
Il tutto in un contesto climatico che pare voler assumere i connotati della classica “ottobrata”, con correnti umide e miti capaci di apportare precipitazioni anche copiose nelle zone maggiormente esposte a questo tipo di masse d’aria di provenienza meridionale. Si potrebbe anche aggiungere un probabile incremento termico al Sud, dove si risentirebbe dell’azione maggiormente stabilizzante di tutta la configurazione.
In conclusione
Risulta evidente che siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma personalmente si potrebbe propendere per una soluzione orientata verso le prime vere piogge autunnali sui settori occidentali della Penisola.
Certo, nessuno esclude che poi si possa avere un peggioramento generalizzato così come tempo stabile su tutte le regioni. Tuttavia tutti i segnali indicano la strada sopra esposta. Strada che peraltro segnerebbe la norma del mese di ottobre, in grado di portare spesso piogge in un contesto climatico umido e mite.