L’immagine che vedete (Copyright: Bertrand Kulik) è stata considerata come foto del giorno il 27 marzo nello spazio web astronomico della NASA. L’effetto ottico che si può osservare è assimilabile ad un semplice arcobaleno, che riflette la luce del sole su goccioline di pioggia piuttosto lontane dal punto d’osservazione: la particolarità è dovuta al fatto che il fenomeno si è potuto osservarlo con un sole relativamente alto, attorno a metà giornata. Questo determina un arcobaleno cosiddetto basso o orizzontale, nel quale si vede a malapena solo la parte superiore parallela all’orizzonte, mentre quella inferiore non si vede perché è sotto l’orizzonte.
In genere gli arcobaleni, quelli classici e più comuni, si verificano o al mattino o alla sera (da cui si traggono tra l’altro dei proverbi legati alla tendenza del tempo), quando il sole è tendenzialmente basso sull’orizzonte. Se il sole è più alto di 42°, allora l’arcobaleno si trova sotto l’orizzonte e non può essere visto siccome in genere non ci sono abbastanza goccioline di pioggia tra l’orizzonte (che è l’altezza degli occhi) e la terra per poterne dar luogo. Diverso se ci trova sopra una montagna o in un aeroplano.