L’ondulazione ciclonica che ha abbracciato in queste ultime ore parte della nostra Penisola, connessa alla profonda area ciclonica islandese, non riesce nell’intento di attirare pienamente tale flusso freddo e perturbato.
Infatti, l’alta pressione dinamica oceanica si allunga per paralleli, imponendo all’attività vorticosa polare nord-atlantica un momentaneo trend zonale.
E allora, tra la giornata odierna e quella di domani, martedì, un umido ancorché mite flusso sud-occidentale in quota provocherà annuvolamenti e relative precipitazioni specie sul comparto tirrenico e sulle regioni settentrionali (neve sulle Alpi).
Ma è proprio nella giornata di domani che si potranno notare importanti cambiamenti nel generale quadro barico europeo. Presagi di italico maltempo.
Ricorderete sicuramente che il precedente tentativo nord-atlantico verso l’area mediterranea. Bene, la saccatura vorticosa polare islandese ha mantenuto un filo diretto con l’area iberica e con l’entroterra algero-marocchino, rappresentato da un’alimentazione seppur parziale del getto in questione. Una strada troposferica, nella quale inoculare nuclei freddi in quota.
Mercoledì, i tanti indizi meteo si trasformeranno in un’importante prova: la gelida saccatura islandese alla conquista del Mediterraneo centro-occidentale.
L’alta pressione delle Azzorre si ergerà verso latitudini più settentrionali, gonfiando la sua proverbiale gobba che diventerà ideale scivolo per il carico artico da novanta annesso alla suddetta saccatura. Spalanchiamo la porta del Rodano!
Da notare l’imponente onda sub-tropicale africana dalle chiare caratteristiche pre-frontali che interesserà le Nostre due Isole Maggiori e le regioni meridionali dalle prime ore di mercoledì e che precederà l’assalto artico, termiche nella bassa troposfera anche di +14°C! Quali contrasti!
Una fitta ondulazione ciclonica si impossesserà velocemente della più parte delle Nostre regioni, minimo barico alto-tirrenico, al via una severa fase di maltempo sull’Italia.
Giovedì, la mano del Vortice Polare decide di poggiarsi sul nostro Paese. Si scaverà una profonda quanto insidiosa area ciclonica con corrispondenza in quota in corrispondenza delle regioni settentrionali(valori intorno ai 980 hPa al suolo), gancio barico ideale per travasare il freddo artico dalla bocca del Rodano verso il comparto occidentale italico.
In serata, la -34°C (media troposfera, 5500 metri circa) approccerà la Sardegna occidentale, la termica -32°C tra medio tirreno e regioni centrali. Sempre in serata, nella bassa troposfera (1500 metri circa) un tappeto di termiche tra 0°C/-1°C si stenderà tra l’area tirrenica e gran parte delle regioni centrali peninsulari, tra -2°C/-3°C su Sardegna e Nord-Ovest.
In notevole e ulteriore abbassamento i geopotenziali sulla Penisola. Forti venti di maestrale sull’Isola sarda, di ponente-libeccio sul Tirreno. La neve fa nuovamente la sua comparsa a quote collinari su Sardegna appunto, Appennino centro-settentrionale e settore alpino.
Venerdì, la parola d’ordine sarà ancora “maltempo” per l’Italia. L’area ciclonica simil binocolare, si trasferirà in serata tra le regioni centrali e il medio Adriatico.
Nella media troposfera, il freddo sarà più compatto sulla Penisola (termiche tra -30°C/-32°C), mentre nella bassa troposfera questo si presenterà più incisivo sul comparto occidentale italico, dove in serata avremo valori anche di -2°C tra Sardegna e medio Tirreno. Forte maestrale sul Mare di Sardegna, tra libeccio e ponente su medio e basso settore tirrenico.
La neve sui rilievi a quote collinari.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
Per il modello americano in esame, ci sarebbe una lenta ma inesorabile rimonta dell’alta pressione dinamica oceanica sul Mediterraneo centro-occidentale, con l’attività fresca ondulatoria meridiana nord-europea prima insistente in area adriatica, poi definitivamente confinata in area balcanica.
Insomma, classico break primaverile, vediamo quanto duraturo.
Monitoriamo con attenzione.
Il lungo termine secondo il modello americano
GFS ci racconta, anche nel lungo periodo, di un’attività vorticosa polare piuttosto intraprendente, capace di coinvolgere ancora la nostra Penisola.
Ci ritorneremo.