Giganteschi tsunami avrebbero spazzato la superficie di Marte in un’epoca lontanissima risalente a 3.4 miliari di anni fa, quando sul Pianeta Rosso c’erano oceani di acqua liquida. I resti delle enormi ondate sono visibili ancora oggi sotto forma di lobi di materiale più scuro che si estendono fino a 250 km. Questo ha permesso d’appurare che le maxi onde, provocate dall’impatto degli asteroidi, avrebbero raggiunto un’altezza media di 50 metri con picchi di oltre 120 metri.
Un vero e proprio muro d’acqua ed i resti di questi straordinari cataclismi sono quindi visibili ancora oggi. L’ipotesi di questi colossali tsunami fu avanzata da taluni scienziati già nel 2010, ma solo ora sono state trovate le prove, da parte del gruppo di studiosi guidato da Alexis Rodriguez del Planetary Institute di Tucson, in Arizona. I lobi più scuri, testimonianza delle antiche inondazioni, sono stati individuati grazie alle immagini scattate dai satelliti in orbita su Marte.