Un intenso sistema temporalesco multicellulare ha preso di mira parte della Val Padana, sviluppandosi in queste ultime ore soprattutto sull’est della Lombardia. Si tratta dell’ennesimo nucleo temporalesco che agisce sulla stessa area in prossimità del Lago di Garda, già colpita da nubifragi nella serata di ieri. Ricordiamo che il contrasto fra gli spifferi d’aria fresca in quota ed il serbatoio d’aria calda umida di cui è ancora intrisa la Val Padana produce queste vigorose turbolenze. Il Meteosat mette in evidenza l’estensione della parte scarica (incudine ghiacciata) della cella temporalesca verso tutta la pianura veneta e parte dell’Alto Adriatico (per il trascinamento dovuto alle correnti in quota, ma senza fenomeni significativi.
I fenomeni associati a queste aree temporalesche risultano spesso molto circoscritti, ma anche localmente violenti. In alcune zone del bresciano i totali pluviometrici hanno superato i 30-40 mm, fino alla punta di 81 millimetri nella centralina di Pessina Cremonese (dati a cura del Centro Meteo Lombardo). Nella cartina in basso possiamo vedere l’attività temporalesca recente connessa al cluster temporalesco.
Nelle prossime ore la cella temporalesca dovrebbe evolvere, probabilmente un po’ più attenuata, verso l’Emilia, ma col riscaldamento diurno verranno a galla le condizioni ideali per inneschi temporaleschi di una certa intensità un po’ su tutte le aree interne ed appenniniche di gran parte del Centro-Sud, nonostante l’attuale fase di relativa calma. La mappa in basso, elaborata da Estofex (European Storm Forecast Experiment), mette in luce il rischio temporalesco (fenomeni di una certa severità a seconda della scala di colori) per le prossime ore che, come possiamo vedere non si limiterà più a parte del Nord, ma tenderà a propagarsi a buona parte del Centro-Sud.