MEDITERRANEO NELLA MORSA DEL VORTICE L’area anticiclonica presente su parte dell’Europa Centro-Occidentale ed il promontorio anticiclonico africano, che risale sulle estremità orientali del Mar Mediterraneo, contribuiscono a mantenere bloccata l’area depressionaria più ad ovest, tra i mari italiani e le Isole Baleari: il perno principale di tutta l’area depressionaria si trova attualmente posizionato appena a largo delle coste nord-algerine, ove è individuabile il cosiddetto “occhio del ciclone”, entro il quale si arriccia la nuvolosità temporalesche.
Si tratta di una situazione che è ormai pressoché bloccata da oltre 72 ore, ovvero almeno dalla giornata di domenica, quando abbiamo avuto a che fare con il primo assalto perturbato temporalesco ad iniziare dalla Sardegna. Diverse perturbazioni sono pilotate all’interno della vasta spirale di bassa pressione, con ammassi nuvolosi spesso temporaleschi alimentati da costanti contributi di correnti nord-africane. Il corridoio d’alta pressione protegge una buona fetta dell’Europa Continentale, ma fra la Scandinavia e le nazioni baltiche continua la discesa di un flusso d’aria fredda ed instabile d’estrazione artica.
IMPRONTA PERTURBATA su oltre mezza Italia Il nuovo contributo perturbato si è quest’oggi esteso su gran parte della Penisola, tanto da giungere con le propaggini più periferiche sul Nord Italia, ove abbiamo riscontrato locali piovaschi in Liguria, Emilia e Basso Veneto. Cieli chiusi e minacciosi al Centro-Sud ed anche quest’oggi non sono mancati nubifragi, con precipitazioni più abbondanti sulla Campania, sulla Calabria meridionale (forti disagi ed allagamenti sul capoluogo) e sulla Sicilia. Lo Stretto di Messina è stato colpito a più riprese da una serie di temporali molto cattivi e autorigeneranti con forma a V: sia la zona ionica che quella tirrenica del messinese sono state colpite da forti precipitazioni, con punte fino a questo momento di 100-130 mm, che hanno inevitabilmente fatto tornare la paura per il rischio alluvione, con la memoria che corre rapidamente a circa un anno fa. A testimonianza dei fenomeni temporaleschi molto intensi, una tromba d’aria dal mare (waterspout) ha probabilmente toccato terra colpendo la zona balneare di ponente Calderà, nel comune Barcellona Pozzo di Gotto.