Scirocco e caldo:
parlare di caldo nel mese di novembre può sembrare eccessivo, eppure quando si fa riferimento alla cosiddetta “estate di San Martino”, bisogna pensare ad un periodo anticiclonico contrassegnato da temperature decisamente superiori alla norma. Bene, l’attuale rimonta altopressoria la si può considerare, a tutti gli effetti, una situazione statisticamente probabile nel corso della prima decade. L’aria calda verrà portata dallo Scirocco, che nelle prossime 48 ore registrerà un rapido rinforzo.
Possente anomalia termica:
a questo punto è lecito domandarsi quanto aumenteranno le temperature. A tal proposito ci siamo presi la briga di analizzare le più autorevoli proiezioni termiche e possiamo dirvi – con certezza quasi assoluta – che avremo valori superiori di 5-6 gradi rispetto alle medie stagionali. L’anomalia sarà maggiore nelle regioni meridionali, sul medio-basso versante Adriatico e in Sicilia. Domenica e lunedì, per darvi un’idea più precisa, le temperature massime supereranno i 20°C, con punte locali di 24-25°C.
Le grandi piogge:
le abbiamo definite tali perché in alcune zone si potranno raggiungere picchi di oltre 250 mm in 48 ore di pioggia. Successivamente ci occuperemo dei dettagli previsionali, per ora ci limitiamo a sottolineare la possibilità che su alcune regioni possano abbattersi violenti nubifragi. Un’altra cattiva notizia è la quota neve decisamente alta, considerate che sulle Alpi nevicherà mediamente al di sopra dei 2000 metri. Forse addirittura oltre i 2400/2500 metri.
L’impianto circolatorio:
ma qual è la causa scatenante del maltempo? Anzitutto il compattamento del Vortice Polare, poi la presenza di una falla barica in seno alla Penisola Iberica. Argomenti già trattati nel precedente editoriale, ma che meritano menzione perché riteniamo che possano influenzare lo scenario meteorologico delle prossime settimane. La prima ondata di maltempo potrebbe essere seguita da un altro peggioramento, la cui dinamica risulterebbe simili all’attuale: una saccatura in approfondimento sulla Spagna, l’isolamento di una goccia fredda e la successiva espansione verso est.
Le altre ipotesi:
dando per appurato il consolidamento del Vortice Polare, andrà valutato l’eventuale spostamento verso la Scandinavia. Alcune proiezioni indicano un riempimento della falla barica iberica, il ché vorrebbe dire che una figura anticiclonica andrebbe ad inserirsi a quelle latitudini. Si aprirebbe una fase di tempo migliorare anche in Italia, salvo locali disturbi nelle regioni settentrionali. Ma sarebbe una fase transitoria in vista di un nuovo sostanziale cambio di circolazione. Non è da escludere una possente irruzione Artica in ultima decade, indotta dall’elevazione verso dell’Anticiclone delle Azzorre che andrebbe a sfruttare lo spazio liberatosi tra l’Islanda e la Groenlandia.
Focus: evoluzione sino al 22 novembre 2012
Come saprete ci apprestiamo a vivere un’ondata di maltempo piuttosto intensa. Inizialmente saranno coinvolte le regioni settentrionali, con piogge molto violente in Liguria e lungo la fascia prealpina. Piogge che si verificheranno sabato e domenica, quando non escludiamo situazioni di criticità in alcuni settori della Liguria, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Tra l’altro dobbiamo sottolineare la presenza di un blocco anticiclonico ad est, che insisterà anche ad inizio settimana. Settimana che si aprirà col trasferimento delle piogge nelle regioni insulari, causa l’isolamento di una goccia fredda che dovrebbe transitare a ridosso delle coste Algerine. Si prospettano fenomeni persistenti e a carattere di nubifragio, in estensione alle coste ioniche.
Un graduale miglioramento interverrà tra mercoledì e giovedì, quando il sole tornerà a far capolino con maggior convinzione. Ma potrebbe trattarsi di una piccola pausa, perché un’altra perturbazione atlantica – la terza di novembre – sembra in grado di raggiungerci in concomitanza del prossimo weekend. Fortunatamente sembra che i modelli indichino una minore vigoria e un passaggio più rapido.
Evoluzione sino al 27 novembre 2012
In ultima decade, lo ribadiamo, si potrebbe realizzare una possente irruzione Artica. Per ora è soltanto un’ipotesi, ma vi sono alcuni elementi che sembrano supportarla appieno.
In conclusione.
E’ innegabile che l’autunno si stia rivelando stagione estremamente dinamica e mai come quest’anno stiamo osservando una sorprendente altalena termica.