I primi cenni di peggioramento si fanno sentire sull’Italia, ma la perturbazione per il momento ha sfogato parte della sua forza sull’Europa Occidentale: la Penisola Iberica paga il prezzo più duro sul fronte del maltempo, con ingenti precipitazioni che hanno investito in particolare la Catalogna. Già nei giorni scorsi parte della costa mediterranea della Spagna era stata penalizzata dai primi eventi temporaleschi prefrontali risultati anche piuttosto violenti. Gli allagamenti sulla Costa Blanca, nella costa balneare di Cala Finestrat, hanno persino causato un’alluvione lampo che ha spazzato auto e bancarelle: si sono purtroppo contate anche due vittime.
Dopo il passaggio del sistema frontale, si nota un fiume di correnti più fredde ma vivacemente instabili penetrare verso la Penisola Iberica, per effetto dell’aria più fresca atlantica che si sta tramutando in venti piuttosto intensi sulle aree costiere settentrionali. Osservando il contesto europeo nel suo insieme, la parte settentrionale della perturbazione appare visibilmente rallentata nel suo moto verso levante per via del blocco anticiclonico continentale che ha posto i massimi barici sull’area baltica: il grosso del maltempo si va così avvicinando senza troppi ostacoli verso l’Italia.
Le condizioni meteo sul nostro Paese sono già in parte peggiorate, ancor prima dell’ingresso del ramo perturbato più consistente che è confinato ora sul Mediterraneo Occidentale. L’azione dei venti sciroccali spinge aria umida e molto instabile: le nubi si sono così intensificate nel corso della giornata specie al Nord, con prime precipitazioni diffuse al momento piuttosto debole. Un’area temporalesca consistente si è sviluppata in pieno Tirreno, avvicinandosi poi verso la Campania e parte del Lazio: il sistema convettivo è giunto in fase di scarica e quindi attenuazione, apportando precipitazioni un po’ più consistenti solo sulle coste campane. Qualche focolaio temporalesco si è generato anche in Sardegna nelle ore pomeridiane.