Spettacolo in cielo nella notte tra il 13 ed il 14 settembre, quando la Luna rispenderà nella sua pienezza. Questo plenilunio di settembre è denominato come la “Luna del Raccolto”. La maggior parte degli anni la Luna del raccolto arriva in settembre, ma ogni tre anni è in ottobre, come avvenuto nel 2017.
L’ultima volta che si è verificato questo evento astronomico in coincidenza con venerdì 13 è stato nel 2014, mentre la prossima volta si verificherà solo nel 2049. In inglese la Luna del Raccolto si definisce “Harvest Moon” ed è un’espressione idiomatica che indica la luna piena più vicina all’equinozio d’autunno.
Il suo nome è stato battezzato in tal modo dai nativi americani, che la chiamavano così perché sorgendo prima del normale rendeva le notti più luminose, dando più tempo ai contadini per continuare i lavori agricoli anche dopo il tramonto.
La luna piena di settembre sorge circa mezz’ora prima rispetto al solito, presentandosi agli occhi di chi scruta il cielo già mentre il sole deve ancora scendere scende sotto la linea dell’orizzonte. Non è effettivamente più grande, ma solo più luminosa. Le dimensioni estese sono un effetto ottico.
In corrispondenza della Luna piena settembrina, si accorcia il periodo di oscurità totale in cielo dopo il tramonto del Sole. La Luna del raccolto è la stessa in tutto l’emisfero settentrionale, mentre in quello meridionale, dove le stagioni sono invertite, si potrà vedere a marzo.
Nel caso di quest’anno peraltro, come spiegato dagli esperti, il disco lunare sarà più piccolo. Si tratterà, dunque, di un fenomeno opposto a quello della Superluna, che vede il satellite della Terra apparire più grande quando esso è al perigeo (cioè al di sotto di 364mila chilometri di distanza).