Non sarà stato come il 1974, ma come nelle attese è stato davvero devastante la furia dei tornado che si sono scatenati nelle ultime 24 ore in diverse zone degli Stati Uniti subito ad est della cosiddetta zona denominata “Tornado Alley”. Purtroppo questi eventi di maltempo estremo hanno colpito anche zone abitate in tutta la valle dell’Ohio e soprattutto la parte del sud Indiana e del Kentuchy, dove si sono concentrate la maggior parte delle 40 vittime totali di questo inizio week-end davvero terribile. E purtroppo è un bilancio ancora provvisorio, se si considera che i soccorritori sono all’opera per rintracciare eventuali dispersi (il cui numero è assai difficile da stabilire) sotto le macerie degli edifici crollati. Molti danni anche nel Tennessee e nelle aree sud-est di Alabama, Florida, Georgia, dove resta tuttora attivo l’allarme tornado.
Sarebbero stati ben 10 gli Stati coinvolti dal maltempo e dove sono stati segnalati eventi vorticosi: secondo l’ultimo report, fra le ore 13UTC di venerdì e le ore 12UTC di sabato, ben 95 sono stati i tornado segnalati dallo Storm Prediction Center della NOAA. Ci troviamo di fronte ad uno degli eventi più intensi e precoci che si ricordano per l’inizio di marzo. Inoltre non va trascurato che alcune delle zone maggiormente coinvolte avevano già avuto una prima massiccia incursione di tornado qualche giorno fa, a fine febbraio. Alcune piccole città dell’Indiana sarebbero state demolite dalla furia distruttrice di questi tornado, che probabilmente potrebbero aver raggiunto intensità F3 o F4: le maggiori devastazioni a Marysville ed Henryville, spazzate via e quasi rase al suolo.