Dopo settimane di lunga attesa, la neve possiamo dire che finalmente è arrivata sulle montagne valdostane fino a quote discretamente basse e poco importa se questo continua a rappresentare un’eccezione rispetto al panorama generale delle località alpine, dove la carenza di neve resta ancora formidabile. Questa fase perturbata relativamente favorevole per la Valle d’Aosta deriva dallo sfondamento dei fenomeni da stau in gran parte addossati oltralpe, dove in sostanza si trova bloccata un fronte perturbato associato alla vasta saccatura fredda con perno sul Nord Europa.
La notevole forza del vento in quota e la maggiore produttiva degli impulsi instabili ha consentito alle precipitazioni di colpire in modo significativo, specie su tutti i versanti occidentali e settentrionali dei confini valdostani. Fiocchi di neve sono caduti a tratti fin sotto i 1000 metri specie in occasione dei rovesci più intensi, ma a quote più elevate il manto bianco ha raggiunto dei livelli discretamente abbondanti. Apporti di neve davvero preziosa, specie oltre i 2000 metri di quota, dove queste tormente di neve erano finora totalmente mancate nel corso dell’autunno.