L’alta pressione è in difficoltà e per il momento resta relegata sull’Europa Occidentale Non vanno per il momento a buon fine i tentativi di conquista dell’anticiclone, incapace d’impedire una rapida discesa verso il Mediterraneo Centrale di un fronte perturbato convogliato da masse d’aria leggermente più temperate atlantiche. Il nuovo impulso instabile va così ad alimentare nuovamente la ferita fredda di natura artica che ancora domina appieno il contesto italiano. Il perno ciclonico, responsabile del maltempo degli scorsi giorni, è traslato sulla Grecia, ma la nuova perturbazione ha generato un nuovo mulinello ciclonico, ora tra Corsica e Sardegna, destinato a portarsi verso il Tirreno Meridionale.
Il peggioramento meteo ha coinvolto da metà giornata la Sardegna, con precipitazioni diffuse che perdurano in queste ore. Il richiamo d’aria più mite ha comportato un rialzo termico sull’Isola, con la neve che cade solo sui monti oltre i 1200 metri. Addensamenti di nubi compatte hanno poi riguardato anche l’Arco Alpino, con il rinforzo di venti settentrionali (determinato dalla nuova ciclogenesi mediterranea) che ha esaltato l’effetto stau e portato la neve sui settori alpini di confine. Molto abbondanti le nevicate sui versanti esteri, specie in Svizzera: le temperature restano molto rigide e tutte le precipitazioni sono così risultate nevose fino a valle.