Caldo sì, ma occhio alle apparenze:
dati alla mano stiamo affrontando la quarta ondata di caldo stagionale. I numeri, letti superficialmente, indurrebbero i più sprovveduti a ritenere l’estate – almeno sinora – in gran forma. Ma chi ci segue o chi si occupa giornalmente di previsioni, avrà ancora negli occhi i precedenti break temporaleschi. Il primo fu portato dalle correnti artiche, i successivi da un Atlantico in forma inaspettatamente smagliante. E così, tirando le somme, l’alternanza barica fa sì che la stagione sia da considerarsi balbettante.
Europa spaccata in due:
da un lato, quello occidentale, proseguono le incursioni cicloniche atlantiche e gli effetti sono talvolta devastanti. Nel corso delle ultime 48 ore si sono abbattuti violentissimi temporali in vari settori della Penisola Iberica, sovente associate a grandinate devastanti. Non solo. Le temperature sono crollate e nelle aree montane dei Pirenei si è rivista addirittura la neve. Nel Mediterraneo centro orientale, al contrario, domina l’Anticiclone Africano. Anticiclone in grado di estendersi verso la Mitteleuropa, confinando più a nord le velleità di conquista della Depressione d’Islanda.
Sussulto anticiclonico:
la disposizione della goccia fredda iberica è responsabile della risposta subtropicale, ma nelle ultime ore stiamo assistendo ad una variazione del posizionamento. Il Vortice si sta spostando verso la Francia e le nostre regioni nordoccidentali, dove andrà a scontrarsi col fianco nordorientale dell’Alta Pressione. Perderà vigore, inevitabilmente, ma riuscirà egualmente ad aprire una falla barica la cui importanza verrà descritta nel prossimo paragrafo.
La Depressione d’Islanda:
l’abbiamo menzionata pocanzi e il suo ruolo sarà fondamentale nella realizzazione dell’imminente stop stagionale. La falla barica che si aprirà sulla Francia verrà agganciata dalla circolazione atlantica primaria, mossa dalla trottola islandese. Si creerà un’ampia saccatura che si getterà sull’Europa centro occidentale, destabilizzando l’Alta Africana che si vedrà costretta a rivedere i propri piani. Tornerà sui suoi passi, ritirandosi più a sud. E’ in questo modo che assisteremo all’interessamento anche del nostro Paese.
Crisi violenta:
le condizioni meteorologiche peggioreranno rapidamente, già nella prima parte della prossima settimana. Viste le condizioni termiche iniziali, i contrasti che si creeranno sfoceranno in violentissimi temporali. Pian piano verrà coinvolta l’intera Penisola, anche se al momento le più penalizzate parrebbero le regioni Centro Settentrionali. Le temperature subiranno un vero e proprio crollo, portandosi addirittura al di sotto della norma su molte zone d’Italia.
Le differenze modellistiche:
ci si interroga, giustamente, sulla durata dello stop. Se dovesse prevalere l’ipotesi americana, battuta dal modello GFS, l’isolamento di un’ampia goccia fredda a ridosso delle Alpi potrebbe procrastinare l’instabilità sino a metà luglio. Meno clamorosa l’ipotesi del modello europeo ECMWF, che invece propende per una risoluzione più rapida e per il successivo intervento dell’Alta delle Azzorre.
Focus: evoluzione sino al 17 luglio 2014
Nel weekend avremo ancora tanto sole e caldo tra il moderato e l’intenso. I temporali interesseranno le regioni del Nord, prendendo il sopravvento nella giornata di domenica. Sarà il preludio al graduale, intenso peggioramento che interverrà a partire da martedì e che andrà a coinvolgere anzitutto Centro Nord e Sardegna. Avremo fenomeni violenti, lo si è detto, e le temperature caleranno con decisione.
Gradualmente avremo l’estensione dei fenomeni anche al Sud, dove non mancherà occasione per fortissimi temporali anche a sfondo grandinigeno. Il quadro d’instabilità potrebbe protrarsi sino a metà mese, ma qualora dovesse realizzarsi l’ipotesi del modello europeo forse si potrebbe godere di un miglioramento ad inizio di seconda decade.
Evoluzione sino al 22 luglio 2014
Per il lungo raggio sembrerebbero aprirsi prospettive azzorriane interessanti, ma dato l’andamento stagionale fin qui registrato non ci sarebbe da stupirsi se l’alternanza barica dovesse proseguire.
In conclusione.
Estate che sembra non riuscire a decollare e come detto più e più volte durante i precedenti aggiornamenti, anche le prossime settimane potrebbero proporci alternanza tra sfuriate anticicloniche e forti break rinfrescanti.