L’elemento saliente a breve termine.
Si procede verso un graduale quanto importante peggioramento del tempo. Un’ondulazione ciclonica oceanica giungerà sul Mediterraneo occidentale e con essa registremo le prime precipitazioni tra la fine del weekend e l’inizio della nuova settimana.
L’elemento saliente a medio termine.
Settimana che, nel periodo dell’Immacolata, sarà segnata da un deciso peggioramento del tempo. La suddetta onda depressionaria creerà i presupposti per l’ingresso, in pieno Mediterraneo, di una saccatura oceanica seguita da correnti, sostenute prevalentemente occidentali. Configurazione ideale per la formazione di un minimo di pressione sull’alto Tirreno che, nel suo passaggio da Nord verso Sudest, arrecherà precipitazioni intense nei settori esposti e finalmente le nevicate su Alpi e Appennini.
L’elemento saliente a lungo termine.
Si scorge una tendenza allo spostamento di un lobo del Vortice Polare in direzione della Scandinavia, mentre il ramo Canadese potrebbe perdere d’intensità.
Il trend a lungo termine:
Gli elementi barici suddetti rappresentano lo scenario ideale per l’ingresso del primo freddo su Europa Centrale e Mediterraneo. L’alta delle Azzorre, attualmente costretta lungo i paralleli dalla potenza del Vortice Canadese, potrebbe trovare spazio per la prima, vera, rimonta dinamica della stagione, con annessa ondulazione Polare verso Sud in scorrimento sul bordo orientale dell’anticiclone.
Elementi di incertezza: La frequenza con la quale viene proposta tal tipo di configurazione determina una probabilità elevata circa tal tipo d’evoluzione.
Chiaro che definire fin da oggi gli obbiettivi e gli assi dispositivi delle figure bariche interessate è assai difficile. Tuttavia l’inverno, finalmente, s’impadronirà di gran parte del Continente europeo.
Fattori di normalità climatica:
Si và profilando un periodo “normale”. Sia dal punto di vista prettamente termico, sia per quel che concerne le precipitazioni.
Dopo mesi segnati da pesanti anomalie in entrambi gli aspetti succitati, ci si trova quasi a gioire per una situazione consona alla stagione in essere.
Focus: evoluzione sino al 14 dicembre 2006
Come detto in sede previsionale, il breve ed il medio termine saranno segnati da condizioni di maltempo su buona parte delle nostre regioni. Ad una fase moderatamente instabile, destinata dapprima alle regioni del Nord, farà seguito un ponte festivo caratterizzato da meteo perturbato su tutte le regioni, con calo termico, piogge diffuse e localmente intense, nevicate in montagna a quote consone per la fase in essere.
Mediterraneo che tornerebbe pertanto ad essere bersalgio delle perturbazioni Nord Atlantiche e che potrebbe risentire, tra il 10 e la metà del c.m., della prima fase fredda dai connotati tipicamente invernali. Aria d’estrazione Polare potrebbe difatti gettarsi nel Mediterraneo usufruendo del fianco orientale dell’anticiclone oceanico in spinta dinamica verso Nord. L’ulteriore maltempo potrebbe portare la neve fin verso quote alto collinari, anche al Centro. Tuttavia sarà bene riaggiornarsi nell’arco della prossima settimana.
Evoluzione sino al 19 dicembre 2006
Il ungo termine indica una probabile prosecuzione della fase instabile-perturbata,, intervallate da normali, deboli, fasi di stasi. Si segnala inoltre la comparsa dell’alta pressione Russa ben oltre i territori di normale competenza. Una figura che potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella prosecuzione del mese di dicembre.
In conclusione.
Siamo giunti alla conclusione dell’editoriale odierno, con la consapevolezza che i primi giorni di dicembre consegneranno un peggioramento del tempo. Riteniamo che il prosieguo stagionale possa dipendere dalla dinamica barica successiva, ossia dal grado di depressione del Mediterraneo e, nel contempo, dall’attività oceanica sia in senso anticiclonico (alta delle Azzorre) che depressionario (ramo canadese del Vortice Polare).