Ormai da quasi due mesi diverse zone continentali stanno subendo uno fra gli Inverni più freddi degli ultimi decenni, di sicuro il più rigido che si possa ricordare in tempi relativamente recenti. Una nuova fase rigida si sta attualmente espandendo sulle nazioni occidentali europee, le stesse che negli scorsi giorni avevano invece risentito di un certo addolcimento termico dovuto alle interferenze d’aria più mite oceanica.
Il nocciolo gelido, in procinto di tuffarsi dalle Valle del Rodano sul Mediterraneo, sta sortendo i propri effetti sui Paesi Bassi, sulla Germania, sulla parte delle Isole Britanniche e sul territorio francese, ove sta notevolmente rinforzando il Mistral che accompagna la discesa dell’aria artica. La neve è tornata a visitare Parigi, Londra, Bruxelles: il Belgio ha risentito pesantemente delle nuove nevicate, con il ghiaccio che ha causato un numero molto rilevante di ingorghi stradali ed incidenti.
Ma vediamo se vi è davvero una via d’uscita a questa fase di freddo e se insomma l’Inverno vorrà ripresentare canoni più normali e miti per il periodo. Utilizziamo il metodo ensemble per analizzare il previsto andamento delle termiche ad 850 hPa in alcune delle grandi capitali europee, raffrontando i vari cluster previsionali: solo così possiamo vagliare qual è la tendenza avvalorata come ipotesi mediamente più probabile.
LONDRA Gelo in attenuazione, ma sembra non riuscire a giungere aria davvero più mite. Per tutta la seconda decade del mese il clima resterà relativamente rigido con termiche uguali o di poco inferiori ai -5°C all’altezza isobarica di 850 hPa, valori costantemente più bassi rispetto alla norma rappresentata da quella linea rossa sul grafico.
PARIGI Solo dopo metà mese si esaurirà la circolazione molto fredda artica e avremo un probabile ritorno delle temperature nelle medie del periodo, come si evidenzia dal grafico, ma con forbice molto amplificata delle varie emissioni che riferisce di una situazione incerta e di bassa predicibilità. La causa di ciò potrebbe imputarsi ad una maggiore vivacità delle correnti di natura oceanica, dato che il grafico, nel suo livello inferiore, mostra maggiori probabilità di precipitazioni.
BERLINO Vale più o meno lo stesso discorso di Parigi, anch’essa riceverà un apporto d’aria più mite solo dopo metà mese, ma le temperature dovrebbero risalire semplicemente su valori prossimi alla norma.
MADRID La Spagna risulterà solo appena lambita dalla discesa del nucleo gelido d’estrazione scandinava, che tuttavia porterà valori ad 850 hPa di 6-7 gradi inferiori alle medie del periodo. Dopo metà mese cenni di normalità con temperature in rialzo per l’effetto di probabili disturbi perturbati di natura oceanica.