Il meteo è cambiato: dopo un periodo di dominio anticiclonico, caratterizzato da una matrice africana che ha dispensato caldo fuori stagione, abbiamo avuto le prime precipitazioni e una riduzione delle temperature. La causa è imputabile ad una perturbazione proveniente da ovest, che pur sfiancata dalla resistenza altopressoria è riuscita egualmente a produrre gli effetti suddetti.
In arrivo un po’ di fresco: i cambiamenti barici europei hanno fatto sì che l’aria fredda russo-scandinava sia riuscita a penetrare sul continente e presto lambiranno l’Italia. Le temperature caleranno ancora, anche al Sud, e vi sarà spazio per l’inserimento di vivaci temporali.
Rapido miglioramento: inutile ribadire la dinamicità quale caratteristica principale della primavera. Ed allora ecco che dopo il rapido peggioramento subentrerà un altrettanto rapido miglioramento. Anche stavolta s’imporrà sulla scena grazie alla risalita di un promontorio anticiclonico dal nord Africa. Inevitabile, quindi, anche un vigoroso rialzo delle temperature che infatti si orienteranno nuovamente su valori superiori alle medie stagionali.
Ed ecco l’Atlantico: l’affermazione anticiclonica andrà ricercata, anche stavolta, nell’inserimento di un Vortice Ciclonico sulla Penisola Iberica. Il concomitante smantellamento della cellula anticiclonica britannica faciliterà l’inserimento di sistemi perturbati più organizzati in seno all’Europa occidentale. Perturbazioni che, a detta dei modelli, incentiveranno un trend ondulatorio che alle nostre latitudini si dovrebbe tradurre in temporanei assalti destabilizzanti alternati a brevi fiammate altopressorie.