Un sistema perturbato, come annunciato da più giorni, avrebbe apportato una fase di maltempo dapprima sulla Francia, poi sulle regioni Alpine, Italia e ora area balcanica.
Il sistema avrebbe avuto il ruolo di innescare un nuovo processo frontogenetico una volta a contatto con il continente Europeo. E così è stato.
L’attività convettiva, in marcia dalla Francia verso levante, si è andata infatti sviluppando in un ridge di isospessori laddove è presente un promontorio della Theta W (temperatura Potenziale di bulbo bagnato) e dove la stratificazione atmosferica si è mostrata fortemente instabile data anche l’interferenza con il sopraggiungere di aria più fresca e secca dalle alte quote troposferiche.
Attualmente possiamo notare come i fenomeni convettivi si vadano formando in un’area di maggiore baroclinicità, laddove si risente maggiormente dell’interferenza tra il fronte di irruzione fredda a nord delle Alpi e il flusso umido da SW che in questo caso viene rappresentato da una Warm Conveyor Belt.
Il forcing quasigeostrofico del getto principale e di un “minor jet” in transito al Nord Italia intanto provvedono a acutizzare maggiormente i moti verticali laddove, in un area convettivamente instabile (Showalter Index inferiore a 0) e satura potrebbero ancora generarsi degli MCSs. Si scorge infetti un intenso nucleo di avvezione di vorticità positiva.
Su tutto il Nord Italia e l’area Balcanica, sia il MlCape che il deep layer shear 0-6 km provvedono al sostentamento di fenomeni convettivi a multicelle. Ma è possibile, specie su Croazia, Slovenia, Austria, Ungheria, che tali fenomeni possano assumere caratteristiche di supercelle anche in considerazione dello SRH (Storm-relative helicity), della forte convergenza nei piani medio bassi troposferici e dell’altezza de LCL (Lifting Condensation Level) basso. Tuttavia non sembrerebbero esserci le condizioni di una attività convettiva longeva.
Il flusso umido “avvettato” dal Mediterraneo occidentale moderatamente instabile non risparmierebbe il resto d’Italia. Quest’oggi è possibile la genesi di sistemi convettivi sul Medio Tirreno laddove è presente una buona area di convergenza, un marcato dewpoint e un buon shear verticale. Non si escludono che i fenomeni possano disporsi su Linee di Convergenza.