Intensa avvezione di aria fredda continua ad interessare il nostro Paese.
Come detto nei precedenti aggiornamenti, la parte terminale dell’occlusione, proprio a causa di un corposo nucleo freddo si sarebbe organizzata in una specie di fronte freddo (sebbene ammanchi di un vero e proprio processo frontogenetico) con un falso settore caldo tra quest’ultimo fronte e quello che precedeva, fuggito ormai sull’Europa dell’est. E infatti così è avvenuto.
In queste ore, una classica Comma (sistema a mesoscala) post frontale in “avvezione calda” si attarda sulle regioni meridionali e adriatiche, inserita in debole “trough” (asse di saccatura) e inseguito da un nascente Jet streak in arrivo da nord che provvedono ad un ulteriore sostentamento energetico della coltre nuvolosa tanto da evidenziarsi a 300 hpa e a 500 hpa un bel nucleo di PVA (Avvezione di Vorticità Positiva).
Il vortice in quota (Upper Level Low) è presente sull’area balcanica con corposo nucleo freddo in quota (sino a -25°C). Relativo minimo depressionario del tipo “Left exit” si è andato formando, come previsto, sul settore Adriatico e si porta verso l’Egeo.
Evoluzione prossime 12 ore
Al Sud e Adriatico tuttavia, le possibilità di inneschi temporaleschi andranno via via scemando col passare delle ore visto il sopraggiungere di aria secca e per l’aumento dei geopotenziali. Possibilità più elevate si avranno in un primo momento sull’area Ionica laddove l’alito umido “ageostrofico” nei piani medio bassi, di richiamo dalla divergenza in quota mantiene costanti e su valori medio elevati il MLCAPE e il Dewpoint.
Più complessa sembra apparire la situazione sul vicino Egeo. Lo shear verticale fa pensare non solo allo sviluppo di sistemi convettivi dalle caratteristiche di supercelle, supportate anche da un buon “invorticamento” dell’aria, ma il forcing dinamico del getto in arrivo da nord con un nascente ramo del getto sub tropicale, fanno presagire come l’azione a tenaglia possa meglio supportare lo sviluppo di Mesoscale Convective System.
Sull’Europa danubiana, persistono le precipitazioni causate da una lunga coltre nuvolosa di un fronte quasi stazionario, un’occlusione a carattere caldo