Allerta meteorologia per il centro-sud peninsulare è stata diffusa dalle Autorità competenti.
Un esteso sistema depressionario sta muovendo la propria struttura, fatta di gorghi e di bande nuvolose, presso la parte centro-meridionale del Mar Tirreno, influenzando marginalmente anche le zone più a nord.
Nella giornata di ieri abbiamo posto l’interrogativo sulla natura dell’area ciclonica, iniziando a definire la probabile traiettoria che avrebbe solcato la superficie marina.
Ad oggi possiamo asserire che non si tratta di un TLC, del classico ciclone mediterraneo, ma di
un potente, vigoroso MCS accompagnato da un ULL.
Andiamo a scoprire, molto sinteticamente, il tipo di fenomenologia in questione.
MCS: è una peculiare formazione temporalesca, definito sistema a causa del numero elevato di temporali presenti, di dimensioni differenti a seconda dello stadio delle celle presenti.
Si sposta per svariati Km, con una rigenerazione di tipo frontale delle celle che si dissolvono e generano lungo la linea di discontinuità.
La forma del MCS è di tipo lineare o circolare, a seconda della genesi.
Molto spesso si generano a causa del passaggio di una squall line (linea di groppo), associate a fronti freddi o disposizione ciclonica in quota.
Questo tipo di attività temporalesca, se coadiuvata da un fattore orografico dominante, come nel caso delle frastagliate e montuose coste tirreniche, produce una serie di temporali a catena, anche violenti, con possibili nubifragi e mareggiate.
ULL: Upper Level Low è un gorgo simile ad un ciclone, ma dalla fattezza maggiormente accostabile alla natura di una goccia fredda, essendo l’ULL un sistema chiuso.
Immaginiamo un flusso instabile di natura termica situato all’interno di una struttura più grande ai livelli superiori troposferici; quindi un flusso a 500hPa che deve mostrare, nella fase iniziale, una depressione superiore con onde potenziali instabili.
Il campo di temperatura è definito dall’onda di temperatura situata dietro quella potenziale.
Inizia in questo modo un movimento che si può definire oscillatorio, con un’ampiezza dell’onda potenziale ed anche di quella della temperatura.
In sostanza, si iniziano a definire i contorni della depressione quindi immaginiamo, nel nostro caso, una banda nuvolosa frontale, al centro dell’aria fredda e nelle retrovie una fascia nuvolosa.
A questo punto c’è la fase dell’isolamento, del cut-off, ovvero la struttura cerca di prendere una sua strada, staccandosi dal flusso principale in quota.
Questo accade perché la figura del cut-off genera un omega figura inversa rispetto al flusso principale, convogliando aria fredda e calda all’interno del gorgo.
In questa fase la banda nuvolosa frontale inizia ad assumere i connotati di una curvatura ciclonica, di una virgola tempestosa.
Infine avviene il taglio, con una circolazione autonoma ben definita, dai contorni netti.
Naturalmente anche questo tipo di sistema apporta un generoso numero di temporali ed azioni convettive.
Rispetto a ieri, quando non si conosceva la natura del vortice al momento dell’impatto con la Penisola, oggi possiamo aggiungere delle novità alla previsione, per quanto resti di notevole difficoltà a causa della tipologia dell’evento, puramente instabile ed imprevedibile.
Essendo un sistema MCS, con ULL e formazione sparsa di Cb clusters anche intensi, non è escluso che molte azioni temporalesche possano risalire il Tirreno sino ad interessare anche alcune zone toscane.
Restiamo convinti però che la traiettoria prediliga le aree della Campania, della Calabria e della Sicilia, con possibile fenomenologia da stau.
Interessante sarà seguire anche l’evoluzione sul Lazio, in primis basso Lazio, dove la costa sarà certamente lambita dai temporali ma, grazie all’azione catalizzatrice dei Lepini e degli Aurunci, non è esclusa l’intrusione di pesanti azioni temporalesche.
Allerta meteo emesso dalla Protezione Civile per le prossime 24-36 ore su sud Lazio, Campania, Sicilia, Calabria, con estensione dei fenomeni nel corso delle ore estendibile ad alcune aree joniche lucane e pugliesi.