La goccia fredda penetrata nei giorni scorsi, sta latitando nel bacino Mediterraneo grazie ad una condizione barica responsabile del mantenimento dello stato depressionario.
Il nucleo ciclonico ben strutturato ha potuto muoversi secondo uno schema retrogrado; l’anticiclone azzorriano ha realizzato un blocco pressorio a nord e nord/est e, contemporaneamente, l’azione meridiana ha dato vita ad una flessione del campo barico a sud.
Il cedimento strutturale (sopraccitato), visibile dalla sinottica, ha direzionato i movimenti del cut-off ed ha posto le basi per un complesso ed intenso sistema ciclonico, intento a colpire anche la Penisola italica.
Riflettendo sul tipo di peggioramento ed inserendolo nell’insieme dei casi osservati negli ultimi mesi, osserviamo una sempre maggior tendenza alle perturbazioni innestate da gocce fredde vaganti piuttosto che un peggioramento di stampo atlantico.
Notiamo, inoltre, una persistenza dei moti retrogradi innescati, sovente, da ponti anticiclonici di tipo Scandinavian Pattern +, come in questa situazione, laddove invece latitano da ormai lunghi tempi condizioni di tutt’altro tipo.
Tornando al peggioramento in corso, riscontriamo dal satellite un’attività intensa tra Spagna/Baleari che velocemente si sposta verso la Sardegna; un fiorire di Cb cluster, Lee e Frontal Cloud, bande nuvolose ed una bella occlusione.
Attualmente è presente un minimo ad ovest della Sardegna, in moderata espansione ed invigorimento, successivamente (tra Giovedì/Venerdì) in risalita verso la Corsica ed il Mar Ligure;
la depressione richiamerà forti correnti meridionali cariche di umidità ed aria mite al suolo ed alla media-bassa troposfera, in leggero contrasto con la condizione in quota, specie al centro-nord.
Già in queste ore, al nord, si è avuto un segno dell’aria caldo-umida in ascesa in contrasto con l’avvezione fredda in quota con moto retrogrado.
Il nucleo, supportato da condizioni di PVA max a 300/500hPa, è ben alimentato dall’aria proveniente dai quadranti meridionali.
La disposizione barica innescherà forti correnti sciroccali al sud, con probabili mareggiate e venti diffusamente oltre i 40/50 km/h; il regime eolico impresso dallo scirocco potrebbe non favorire le piogge nei versanti del medio-basso Tirreno (Lazio al limite) poiché questi settori, anche per motivi di natura orografica, sono premiati con venti di libeccio.
Ciò non significa che i settori centrali non avranno una razione pluviometrica, fondamentale vista la siccità patita, ma dobbiamo capire l’evoluzione che, al momento, sembra favorire venti da sud-est piuttosto che da sud-ovest.
Piogge intense e temporali sono attesi tra Liguria ed Alta Toscana ed, in un secondo momento, grazie all’innesco di venti di Bora e scirocco in risalita sull’Adriatico, temporali sulle Venezie ed aree del nord-est.
Rovesci e piogge attese anche in diversi settori del nord-ovest (Lombardia in primis) e zone alpine.
La previsione, in particolare per il medio Tirreno, è molto complessa vista la distanza temporale dall’evento. Torneremo domani per aggiornare la previsione meteorologica.