La dinamica dell’evoluzione del peggioramento di metà settimana è leggermente mutata, rispetto a quanto avevamo finora prospettato: l’anticiclone, insediatosi sull’Italia, non cederà così facilmente e darà pertanto filo da torcere all’affondo perturbato nord-atlantico diretto sul bacino centrale del Mediterraneo. La genesi del vortice ciclonico sui mari italiani è confermata, ma la sua traiettoria sarà più bassa di quanto preventivato: il minimo barico, inizialmente tra Basso Tirreno ed Isole Maggiori, traslerà sul Basso Ionio.
Piogge e temporali saranno pertanto meno diffusi: lo si evince chiaramente dalla cartina delle precipitazioni settimanali, quasi tutte da ricondurre proprio alla fase perturbata attesa dal 3 al 5 aprile: l’obiettivo iniziale delle piogge di maggiore rilievo saranno Sardegna e Sicilia, poi il resto del Sud e solo marginalmente le regioni centrali (in particolare i versanti adriatici). Le precipitazioni al Nord, a ridosso delle Alpi, saranno essenzialmente connesse ad instabilità dovuta ad altri disturbi perturbati in transito sull’Europa.