Abbiamo atteso il primo giorno di Dicembre per poter effettuare un’analisi sull’andamento termico di Novembre. Com’era facilmente prevedibile, l’Alta Pressione che ha spadroneggiato in lungo e in largo su gran parte d’Europa ha causato pesanti anomalie termiche. Dovessimo supporle si potrebbe pensare esclusivamente a temperature più alte della norma. Invece no. O perlomeno, non ovunque. Vi sono stati alcuni Paesi che hanno avuto valori più bassi. Lo vedremo a breve nel dettaglio.
Il materiale che andremo ad analizzare proviene dalla NOAA. Abbiamo scelto di elaborare due mappe relative a due diverse quote di riferimento: gli 850 hPa e i 1000 hPa. Nelle immagini troverete indicati i mb, ma il concetto non cambia. Rammentiamo che quando si fa riferimento ad una quota di 850 hPa, intendiamo circa 1500 m di altitudine. E’ evidente che i 1000 hPa rappresentano un’altitudine inferiore.
Il raffronto è interessante per un semplice motivo: le nebbie da inversione, che attanagliano le grandi pianure dell’Europa centro orientale, hanno contenuto quella che altrimenti si sarebbe rivelata una possente anomalia termica positiva a tutte le quote. Senza scordarsi delle estese e forti gelate. E’ evidente, invece, che laddove si è interotto lo strato d’inversione – ovvero sui rilievi e nelle alture – le temperature sono state maggiori. Un esempio su tutti: nelle ultime settimane è capitato non di rado, nel Nord Italia, di avere temperature minime più alte a 3000 m piuttosto che in Val Padana.
Considerando gli 850 mb, notiamo come l’anomalia termica positiva sia decisamente più pronunciata. In Scandinavia, che ha subìto il maggior peso anticiclonico, si raggiungono scarti positivi di 4-5 gradi! La media di riferimento, lo rammentiamo, considera il trentennio 1981-2010. In Italia abbbiamo avuto un’anomalia termica di 1-2 gradi nelle regioni Settentrionali, mentre altrove non ci si è discostati dalla norma se non di pochi decimi di grado. Stesso discorso per Spagna e Portogallo.
Se diamo una sguardo ai 1000 mb, notiamo invece come le anomalie siano state più contenute. Soprattutto sull’Europa centro orientale, ove nebbie e gelate sono riuscite a compensare le temperature ben più miti che si registravano durante il giorno. Sul comparto Balcanico-Ellenico osserviamo addirittura significative anomalie negative.
In un ulteriore approfondimento, nei prossimi giorni, cercheremo di analizzare il concetto di media. Perché se è vero che in alcuni Paesi non si sono osservate anomalie significative, è altrettanto vero che la media è stata rispettata per i cospicui eccessi termici verificatisi nell’arco delle 24 ore.