Lungi da noi creare inutili allarmismi, ma si sa, in tempi di estremizzazione climatica assistiamo ad eventi alluvionali con una facilità disarmante. Imputare la colpa esclusivamente al clima, vorremmo non lo dimenticaste, è semplicistico: l’uomo, negli anni, ha messo il carico da 90. E in un Paese come l’Italia, tanto splendido quanto fragile, il mal utilizzo del territorio amplifica gli effetti delle ondate di maltempo.
A titolo di curiosità abbiamo ripercorso l’ultimo quindicennio e la ricerca degli eventi alluvionali passati ha evidenziato una crescita esponenziale degli stessi. Nel novembre del 2000 due distinte alluvioni colpirono il Ponente Ligure provocando la morte di 7 persone. Ci sono voluti 10 anni prima che i diluvi riproponessero il dramma alluvionale: era il Ponte di Ognissanti del 2010 quando il Veneto fu investito da piogge torrenziali. In quell’occasione furono 3 le vittime ma le persone che ne subirono in qualche modo gli effetti furono circa mezzo milione.
Negli ultimi 4 anni, il che dà da pensare, eventi di tal tipo hanno subito una preoccupante accelerazione. Il 4 novembre 2011 fu Genova ad essere martoriata dalle inondazioni e il bilancio fu drammatico: 6 le vittime. Sempre quell’anno, il 22 novembre, vi fu l’alluvione in alcuni comuni del Messinese: Barcellona Pozzo di Gotto, Merì e Saponara. Anche in quell’occasione vi furono dei morti, 3. Il 2012 fu ancora peggio: l’11 novembre l’alluvione di Massa Carrara, il 12 toccò all’Umbria (l’orvietano) e alla Maremma, il 28 novembre nuovamente Carrara e Ortonovo. In totale persero la vita 7 persone.
Arriviamo al 2013, alla tragica alluvione in Sardegna. Venne interessata mezza Sardegna, che si ritrovò sotto un mega temporale mai visto. La città di Olbia venne devastata, in totale persero la vita 18 persone.
Dire che novembre è un mese meritorio d’attenzione è quantomeno un eufemismo. Ora che le grandi piogge autunnale incombono, lo dicono i modelli di previsione, sarebbe il caso che chi di dovere si dia da fare per scongiurare tragedie annunciate. La nostra speranza, ovviamente, è che le piogge rimangano tali. Nessun diluvio, nessun nubifragio. Solamente le tanto care, vecchie piogge atlantiche.