Praticamente esauritasi Talas nella giornata di lunedì, è rimasta Noru a tenere banco nel Pacifico Settentrionale. Domenica mattina essa si trovava centrata 170 miglia a est di Agana, sull’isola di Guam (dove comunque nella giornata festiva sono caduti solo 11 mm di pioggia), muovendosi verso nordovest a 7 miglia orarie, con venti sostenuti intorno alle 40 miglia orarie e raffiche a 50 miglia orarie.
Passata verso fine giornata molto vicina a Saipan, dove ha piovuto abbondantemente, la tempesta si è poi portata, iniziando a piegare verso nordest, a 21,1°N 147,9°E lunedì alle 18 GMT, quando la pressione centrale era 984 hpa. A quell’ora i venti sostenuti raggiungevano i 55 nodi, con raffiche a 70 nodi e onde alte fino a 6 metri abbondanti. La tempesta si muoveva verso nordest alla velocità di 15 nodi e la previsione indicava un ulteriore spostamento verso nordest, con il centro a 27,6°N 157,7°E alle 18 GMT di martedì 21 e a 29,1°N 164,3°E alle 6 GMT di mercoledì 22.
Quello del tardo pomeriggio, ora GMT, di lunedì dovrebbe rimanere il momento di massima intensità di Noru, visto che le previsioni emesse lunedì indicavano per le 18 GMT di martedì 21 un vento sostenuto non superiore a 45 nodi (raffiche a 55 nodi) e per le 6 GMT di mercoledì un ulteriore indebolimento a 40 nodi (raffiche a 50).