Il 2010 sembra avere tutte le intenzioni d’esordire con una nuova accentuazione del gelo su almeno metà del Continente Europeo. La causa di questo nuovo abbassamento delle temperature andrebbe attribuito all’ulteriore consolidamento di un esteso ponte anticiclonico dalle latitudini polari (a nord della Penisola Scandinava) fino alle aree siberiane. L’insistente anticiclone a latitudini così elevate costringerebbe i noccioli gelidi del vortice polare a stazionare più in basso, in territorio continentale europeo, aprendo peraltro la strada ad un’alimentazione gelida di matrice siberiana.
Ma vediamo quello che dovrebbe accadere con l’ausilio degli spaghetti (metodo ensemble), ottenuti tramite le diverse emissioni inizializzate sulla base di dati di partenza modificati. Osservando il grafico relativo ad Helsinki, capitale finlandese, s’intravede il brusco crollo degli spaghetti concernenti la temperatura: si osservi la linea bianca, relativa alla media di tutte le emissioni, rispetto a quella rossa, che invece evidenzia la media delle temperature ad 850 hPa in questo periodo. Dal giorno dell’Epifania si potrebbe avere una lenta risalita dei valori (ma con predicibilità inferiore, data la crescente divaricazione delle varie soluzioni modellistiche), che tuttavia rimarrebbero costantemente al di sotto della media.
L’abbassamento termico interesserebbe pure il cuore della Russia, come vediamo dal diagramma di Mosca, pur senza livelli di gelo paragonabili a quelli della precedente ondata del periodo prima di Natale. L’apice dell’irruzione gelida si potrebbe toccare tra il 4 ed il 5 Gennaio, secondo le indicazioni attuali, mentre dopo l’Epifania le temperature tenderebbero a rientrare nella media.
Anche il Centro Europa (prendiamo come riferimento Berlino) risentirebbe della discesa d’aria molto fredda, dopo la fiammata d’aria tiepida di questo scorcio finale del 2009! Osservando l’andamento degli spaghetti, l’ondata di gelo toccherebbe il culmine il 4 Gennaio (isoterme di -11/-12°C contro una media periodica di -4/-5°C) , con valori che poi lentamente tenderebbero a risalire, ma stazionando ancora un po’ al di sotto della media. La tendenza media per i giorni successivi all’Epifania va presa molto con le pinze, in quanto potrà variare anche sensibilmente