Non si arresta l’afflusso perturbato atlantico sull’Europa Settentrionale, pilotato dalla vasta depressione nord-atlantica posizionata tra l’Islanda e la Penisola Scandinava. Questa persistente area ciclonica si contrappone ad un’alta pressione sui settori mediterranei: si tratta di una configurazione barica che impedisce per ora qualsiasi ruggito invernale di rilievo verso il Vecchio Continente.
Novembre si appresta a concludersi in questo scenario complessivamente mite per la stagione, soprattutto dalla fase centrale del mese fino ad oggi. Un cambiamento sembra tuttavia vicino, ma per il momento non possiamo che concentrarci a seguire quelle che sono le importanti vicende perturbate che si susseguono ben a nord del nostro Paese, con il maltempo che ha spesso penalizzato violentemente le Isole Britanniche.
L’immagine del Satellite mostra il nuovo vasto sistema perturbato che sta penetrando con il suo ramo caldo su diverse zone nord-europee, in particolare su Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Danimarca. Il fronte freddo sta attualmente interessando le Isole Britanniche, dove ha portato maltempo. Trattandosi di un vortice di bassa pressione molto profondo (minimo di 967 hPa a sud dell’Islanda), il vento da tempesta è stato l’autentico protagonista: le raffiche hanno superato in molte zone i 100 km/h, non solo sui crinali di montagna, con picchi prossimi ai 150 km/h sulla Scozia.
Nel frattempo, l’anticiclone è tornato a sovrastare con maggiore decisione il Mediterraneo Centro-Occidentale, abbracciando col suo bordo orientale anche l’Italia. Non si tratta più di quella cupola rovente nord-africana che aveva portato gran caldo nella passata settimana, ma è un promontorio anticiclonico di più miti origini oceaniche. Quest’anticiclone lascia passare alcuni disturbi nuvolosi, piuttosto innocui e costituiti in prevalenza da nubi medio-alte in veloce scorrimento da nord-ovest verso sud/est. Una vivace ventilazione di Maestrale soffia in particolare a ridosso delle due Isole Maggiori, ove è più forte il gradiente barico fra i massimi anticiclonici sulle Baleari ed una relativa lacuna ciclonica fra l’Adriatico meridionale e lo Ionio.
La nuvolosità maggiormente produttiva è quella addossata dalle correnti nord/occidentali ai confini alpini, con nevicate da stau più importanti in Val d’Aosta oltre i 1600 metri. Addensamenti di nubi piuttosto compatte si sono altresì addossate tra la Sicilia settentrionale e la Calabria tirrenica, dove si è pure verificato qualche sporadico piovasco. Nubi basse, foschie e nebbie non sono state del tutto scalzate dalla Val Padana, ove hanno contribuito ad un tipo di tempo un po’ brumoso e fresco nelle ore centrali del giorno, con temperature che hanno faticato a portarsi oltre i 10 gradi in diverse zone di Lombardia, Piemonte ed Emilia. Discorso ben diverso sulle Isole Maggiori: nonostante i venti sostenuti le temperature hanno raggiunto anche quest’oggi punte di 21-22 gradi.