Tutti gli occhi su Sandy e su New York, ma anche una metropoli del Sudamerica è stata devastata dal maltempo. Strade trasformate in torrenti, edifici danneggiati, auto spazzate via: questo lo scenario che è apparso ai cittadini di Buenos Aires dopo la violentissima ondata di maltempo che ha scosso la capitale dell’Argentina. Le piogge torrenziali, a carattere temporalesco, si sono verificate nelle prime ore delle giornata di lunedì 29 ottobre, paralizzando gran parte della metropoli. Le scuole e quasi tutti gli uffici sono rimaste chiusi, anche per via dei trasporti completamente bloccati. Le autorità hanno deciso di chiudere la metropolitana e nessun treno ha potuto raggiungere la città. La tempesta è stata accompagnata da violente raffiche di vento e ha distrutto diverse abitazioni. Per le strade è stato caos completo. Un vero e proprio fiume in piena ha travolto numerose auto che sono state completamente distrutte. Anche numerosi locali commerciali hanno subito danni ingenti. Due le vittime. Tra le 6 e le 12 GMT di lunedì 89 mm all’aeroporto Ezeiza (117 tra le 6 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì), 91 all’Aeroparque Buenos Aires (114 sulle 24 ore), 81 a Buenos Aires Observatorio (108 sulle 24 ore).
Su Sandy, gli enormi danni che ha provocato e le decine di vittime che ha causato, è stato già scritto tantissimo. Diamo qui qualche “numero” della tempesta, per esempio quello degli accumuli di pioggia tra le 12 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì: Baltimora 134 mm, Washington-Dulles 115, Wallops Island 102, Washington-Reagan 96, Atlantic City 88 (ne erano già caduti 59 nelle 24 ore precedenti nella “Las Vegas dell’est”, inondata quasi interamente dalla “storm surge”), 61 a Cleveland. Le raffiche di vento hanno raggiunto i 128 km/h a New York/JFK, 126 a Newark, 109 a New York/La Guardia. Sul settore occidentale della depressione, in particolare in Ohio sudoccidentale, West Virginia e Ovest della Virginia, Sandy ha portato anche la neve. Quasi tutti nevosi i 40 mm (tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì) di Charleston (West Virginia), con 20 cm di accumulo.
Il tifone Nilam è stato invece il responsabile delle piogge torrenziali cadute lunedì 29 ottobre nel sudest dell’India e in Sri Lanka. Tra le 18 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, 207 mm a Nagappattinam (India), 199 a Karaikal (India), 161 a Trincomalee (Sri Lanka), 129 a Batticaloa (Sri Lanka), 128 a Vavuniya (Sri Lanka), 121 a Colombo (Sri Lanka).
Un altro tifone, Son Tinh, ha portato piogge molto intense lunedì 29 ottobre tra nord del Vietnam e sudovest della Cina. Tra le 18 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, 200 mm a Baihai (Cina), 159 a Qinzhou (Cina), 150 a Zhanijang (Cina), 117 a Nanning (Cina), 79 a Lang Son (Vietnam), 72 a Mong Cai (Vietnam).
Lunedì 29 ottobre, la perturbazione che domenica ha interessato la parte occidentale dei Balcani, si è spostata su quelli orientali, con piogge intense in particolare in Bulgaria. Tra le 18 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, 105 mm a Elhovo, 77 a Rojen, 76 a Burgas.
Martedì 30 ottobre maltempo sulle isole Azzorre, in Atlantico, appartenenti al Portogallo. Tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, 142 mm a Funchal/S.ta Catarina (77 in sole 6 ore, tra le 6 e le 12 GMT), 72 a Funchal e Horta, 45 a Flores.
Nuovo record assoluto domenica 28 a Goias, in Brasile, con 41,6°C. Oltre i 40°C anche Corumba (40,7°C) e Frutal (40,3°C). Giorno più caldo dell’anno anche a San Paolo, con 35,5°C nell’osservatorio. Sfiorato anche il record assoluto di Belo Horizonte città, con 36,6°C (il record è 36,9°C). Gran caldo domenica anche in Paraguay, con 43,6°C a Prats-Gil, 42,5°C a Mariscal Estigarribia, 39,8°C a Pozo Colorado. Lunedì 29 ottobre, in Brasile, Arinos 41,9°C, Corumba e Goias 41,5°C, Frutal 40,9°C (per Arinos e Frutal è record, come per Pirapora che ha toccato i 40,5°C), ma ha fatto più caldo in Bolivia (Villamontes 44,5°C, San Matias 42,0°C), Argentina settentrionale (Las Lomitas 42,5°C, Tartagal 42,0°C) e Paraguay (Mariscal Estigarribia 41,8°C, Bahia Negra 41,4°C).
Molto caldo anche in Namibia. Domenica 28 ottobre, 39,1°C a Hardap (m 1108), 38,7°C a Ondangwa (m 1095). Lunedì 29, , 38,1°C a Hardap, 37,8°C ai 1715 m di J.G.Strijdom, 37,8°C a Gobabis (m 1440), 36,9°C a Windhoek (m 1728).
Domenica 28 ottobre una rimonta calda da sud-sudest ieri ha portato la colonnina a sfiorare i 40 gradi sella costa della Libia nella città di Sirte (39,6°C la massima). Ancora sulla costa, 37,0°C a Misurata.
Sfiorato il record di caldo mensile in Groenlandia giovedì 25 ottobre, con 17,9°C a Narsqrsuaq (record 18,7°C del 4 ottobre 1994 sempre nella stessa stazione).
Gelo molto intenso martedì 30 ottobre sui rilievi del sud della Norvegia, con molti valori sotto i -20°C: Bjorli (m 579) -24,4°C, Grotli (m 872) -23,6°C, Geilo-Geilostsolen (m 810) -21,6°C, Hovden-Lundane (m 836) -21,0°C.