Alta pressione troppo vulnerabile, nonostante si sia appena affermata sul Mediterraneo Centrale: il contributo stabilizzante che si è realizzato in questa prima fase di rimonta anticiclonica non durerà infatti troppo a lungo. La scarsa tenuta del campo barico verrà immediatamente a galla sul Nord Italia, per effetto d’infiltrazioni d’aria umida che raggiungeranno rapidamente le Alpi, scorrendo in quella linea di confine (area di confluenza) fra la circolazione depressionaria atlantica e l’anticiclone afromediterraneo. In quest’estate 2011 non sembra esserci proprio per il Nord Italia di godere di una fase davvero tranquilla che vada oltre i 2-3 giorni.
Nemmeno il Centro-Sud sarà però del tutto immune da piccoli disturbi, nonostante la protezione anticiclonica tendi a restare saldamente in sella: i geopotenziali non troppo elevati denoteranno però un po’ di incoerenza alle altezze superiori dell’atmosfera, in un contesto di lieve instabilità che non potrà che essere ulteriormente sollecitato da temporanee infiltrazioni d’aria fresca in quota attese proprio a metà settimana, in seno ad un leggero cavo d’onda. Quest’aria relativamente fresca contrasterà con l’aria decisamente più calda ed umida nei bassi strati: nel momento della massima radiazione solare le ripercussioni si avvertiranno su gran parte della dorsale appenninica giovedì e venerdì, quando assisteremo ad una maggiore fioritura di celle temporalesche, anche se si tratterà d’instabilità sporadica e tipicamente autunnali.