Si fa sempre più invadente l’espansione dell’alta pressione delle Azzorre verso il Mediterraneo Centro-Occidentale. L’apporto anticiclonico risulta particolarmente ficcante sulla Penisola Iberica, dove si è rafforzato il contesto meteo stabile e soleggiato a parte qualche annuvolamento sulle coste settentrionali. La crescente spinta di masse d’aria calda ha portato ancor più in alto i termometri, con punte di 35 gradi sull’Andalusia.
Ben diverso lo scenario più a nord, sui settori centro-occidentali europei, che risentono appieno del flusso atlantico, legato al profondo vortice depressionario posizionato ad ovest delle Isole Britanniche. Queste correnti più fresche ed umide scorrono per il momento a nord delle Alpi, nell’ambito di una traiettoria più settentrionale forzata dalla rimonta anticiclonica che abbraccia ormai anche gran parte dell’Italia.
Il bel tempo guadagna così terreno sul nostro Paese, ma hanno fatto eccezione le regioni meridionali dove ancora si fa parzialmente desiderare l’anticiclone con il contestuale scorrimento d’infiltrazioni fresche in quota di matrice balcanica: su tutto il Sud si sono generati diversi focolai temporaleschi sulla dorsale appenninica e settori limitrofi, che poi sono sfociati verso talune zone costiere che si affacciano sul Basso Tirreno, ancora una volta in particolare sui litorali campani e qualche tratto della Calabria.
Forti acquazzoni hanno interessato anche la zona di Napoli, ma l’instabilità si è in parte manifestata anche sull’entroterra e zone meridionali del Lazio: notevoli cumulonembi si sono stagliati anche in prossimità della Capitale, senza tuttavia portate significativi fenomeni, a parte qualche rovescio sulle zone periferiche sud/orientali. Piogge più consistenti sulla zona dei Castelli, con punte di 20 mm a Palestrina. Manifestazioni temporalesche si sono avute anche sull’interno dell’est della Sicilia e, in modo più isolato, sul sud-est della Sardegna.