EUROPA CONTESA – Abbiamo diviso il contesto continentale in tre differenti zone, per capire come attualmente le condizioni meteo siano piuttosto variegate: nella parte settentrionale europea tende ad accentuarsi il moto retrogrado di masse d’aria molto fredde dalla Russia, che vanno ad interessare più direttamente il comparto baltico-scandinavo. Quest’aria fredda coinvolge anche gran parte delle nazioni centrali europee e va a spingersi fin sul Regno Unito, dove va a mischiarsi con una componente più umida e perturbata legata ad una depressione oceanica con perno posizionato in Aperto Atlantico (riguardo la neve sul Regno Unito, [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/26999-1-neve-e-gelo-imperversano-nel-regno-unito-marzo-invernale]potete leggere quest’approfondimento),[/url] ben al largo dell’Irlanda. Questo genera maltempo e nevicate fuori stagione, ma il fronte perturbato si allunga più a sud e taglia in due la Penisola Iberica: sarà questa perturbazione, nella sua avanzata verso est, a raggiungere l’Italia e porre fine all’attuale tregua dovuta ad una temporanea rimonta anticiclonica di matrice sub-tropicale.
PRIMI CENNI DI CAMBIAMENTO SULL’ITALIA – Ormai completamente esauriti gli effetti della vecchia perturbazione, ora sull’Europa Orientale, che ancora ieri indugiava su parte del Sud e versanti adriatici, il nostro Paese gode appieno dei riflessi stabilizzanti di un promontorio anticiclonico mobile di matrice nord-africana. Come ripetutamente, non possiamo attenderci un periodo di stabilità duratura ed anzi la nuova perturbazione in avvicinamento da ovest rappresenta una minaccia già imminente, in quanto porterà ad un generale peggioramento nel corso del week-end. Già ora iniziano a mostrarsi i primi sintomi del tempo che inizia a cambiare: aria umida tende ad addossare nuvolaglia medio – bassa, verso il Levante Ligure ed i versanti montuosi esposti ad ovest di Toscana ed Umbria, con associate locali pioviggini. Nel contempo giungono anche velature alte e sottili del tutto innocue sul Nord-Ovest, la Sardegna ed il Mar Tirreno.