TRA NEVE E PIOGGIA – Abbiamo già fatto il punto sul gelido e nevoso weekend che si è avuto in Scozia e parte dell’Inghilterra, con la neve che è riuscita a scendere fino a quote molto basse. L’ondata di freddo è stata molto intensa per il periodo, se si considera che la temperatura media della Scozia a maggio è pari a +13°C. Il clima britannico continua a riservare sorprese e ora è imminente l’ingresso di una forte perturbazione, in seno ad una depressione che trasporterà aria più temperata ed umida: ci attendiamo il ritorno di piogge diffuse, accompagnate da venti localmente tempestosi. Non è una novità questa nuova fase perturbata: abbiamo già più volte sottolineato che il mese di aprile è passato alla storia come il più piovoso degli ultimi 100 anni.
NUOVA IRRUZIONE ARTICA – Non è finita qui nemmeno dal punto di vista del freddo artico, che si appresta ad una nuova zampata che si annuncia certamente incisiva considerando che siamo quasi a metà maggio: nella giornata di venerdì, una volta che la depressione si sarà posizionata sulla Scandinavia, nel Regno Unito entreranno correnti artiche i cui maggiori effetti si manifesteranno ancora una volta sulla Scozia. L’instabilità associata alla nuova recrudescenza fredda potrà portare qualche spruzzata di neve a bassa quota: l’episodio artico dovrebbe risultare leggermente meno intenso rispetto a quello dello scorso week-end, ma andrà a rafforzare un trend di un mese di maggio finora particolarmente freddo e perturbato.
ANOMALIA DESTINATA A DURARE ANCORA – Osservando le proiezioni modellistiche sul medio e lungo periodo, sembrano probabili ulteriori affondi perturbati e freddi sulle Isole Britanniche ancora almeno fino ai prossimi 7 giorni, con una nuova saccatura che prenderà forma nella prima parte della prossima settimana. Fino al momento in cui le dinamiche cicloniche sul lato nord-occidentale dell’Europa risulteranno così vigorose, non si può contare sull’affermazione del meteo stabile e soleggiato nemmeno sull’Italia: le regioni settentrionali saranno quelle che più d’altre subiranno l’influenza di questo nuovo ciclo segnato dalle intense depressioni anglo-scandinave, capaci di sprofondare fino alle nostre latitudini.