Resta protagonista incontrastato il Vortice Polare con i suoi affondi freddi diretti su Europa sudoccidentale o centrale, ed anche nel corso di questa settimana, assisteremo a due sue nuove performance, responsabili, la prima di un guasto assai incisivo su Europa centrale e bacino del Mediterraneo, tra martedì e giovedì, mentre il secondo sarà diretto più ad ovest investendo il Regno Unito e la Francia, ed entrambi avranno come matrice la penisola scandinava.
L’alta delle Azzorre, è attualmente distesa sull’oceano in meridiano, con il centro motore sull’area settentrionale dell’Atlantico, mentre un esteso corridoio depressionario si sta scavando tra il Polo e l’entroterra Africano, passando per la penisola scandinava e l’Europa centrale.
Tale situazione non farà che accendere i contrasti tra un richiamo di correnti nettamente miti meridionali, che risaliranno dall’area africana verso l’Europa balcanica passando per il nostro centro sud, e una discesa di matrice artica che attraverso il Regno Unito cercherà di farsi strada verso sud.
Il tutto avverrà tra le giornate di martedì e giovedì, con un netto peggioramento delle condizioni meteo su Europa centrale e bacino centro occidentale del Mediterraneo, dove per l’acceso contrasto tra i due tipi di aria di matrice assai diversa si avranno precipitazioni anche rilevanti e manifestazioni temporalesche al centro nord con il sud che resterà ai margini dell’evento, poiché la discesa artica subirà una deviazione verso ovest in quanto dal punto debole della struttura di alta in oceano, si farà strada dal Labrador, un vortice ciclonico, che agganciato dalla discesa artica in atto sull’Europa centro occidentale, verrà inserito nella circolazione continentale all’altezza del Regno Unito, contribuendo a rafforzare un promontorio anticiclonico sul suo bordo meridionale, spezzando così il flusso meridiano, a favore di un temporaneo andamento zonale, che garantirà l’avanzata di tale promontorio verso il bacino centro occidentale del Mediterraneo, riportando condizioni stabili da venerdì.
Propio l’aggancio con la discesa artica darà modo al Vortice Polare di approfittare di questa area depressionaria per spingere nuovi refoli freddi verso sudovest; e con l’avanzata lenta della depressione verso sudest, ostacolata nel suo moto verso levante dalla figura anticiclonica sul bacino del Mediterraneo, che avrà nel frattempo spinto la sua influenza verso i balcani collegandosi ad una cellula di alta pressione stazionante sulla Russia settentrionale ed artefice della staticità del Vortice Polare, costretto tra il polo e la penisola scandinava proprio per la impossibilità di traslare verso levante a causa della onnipresente figura anticiclonica russa, si romperà il connubio con l’alta oceanica, che ritirata di nuovo in oceano, riprenderà la via del nord, dove l’attende la collega artica, presenza anch’essa oramai consolidata che sempre ha favorito l’allungamento dell’alta azzorriana ed il suo sbilanciamento in pieno oceano.
Questo disegnerà ancora una volta una situazione meridiana pura, con il Vortice Polare di nuovo in allungamento ma verso occidente, l’alta delle Azzorre sbilanciata in pieno oceano e meridiana verso il polo, e ad est un blando corridoio anticiclonico con centro motore sulla Russia settentrionale, di blocco al Vortice artico, mentre sul Mar Nero, resta in azione la depressione che dopo aver colpito le nostre regioni a metà settimana, rimarrà attiva ed in colmamento su tale area.
Non sembra quindi voler cambiare la circolazione su vasta scala continentale, restando favorevole a scambi polo-tropico e favorendo situazioni a cavi d’onda, mai stabili e foriere di passaggi termici assai accesi, che corrispondono a cambi meteorologici da soleggiati a variabili-perturbati anche sul Mediterraneo.