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NOGAPS: Depressione in graduale lento colmamento verso levante, mentre il Vortice Polare si spinge di nuovo verso sud

di Costantino Meghini
21 Feb 2005 - 18:53
in Senza categoria
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Carta prevista il 25.02.2005 fonte www.wetterzentrale.com.
La situazione attuale si presenta ben delineata, con un’estesa area depressionaria, centrata sul nostro paese, ma che coinvolge tutta l’Europa centro meridionale, mentre sul comparto settentrionale un estesa figura anticiclonica distesa sui paralleli ricopre il territorio settentrionale russo e si congiunge con la collega oceanica attraversando la penisola scandinava.

L’alta azzorriana è distesa in pieno oceano sui paralleli, creando un ponte abbastanza solido all’altezza dell’Islanda, facendo sì che masse di aria continentale scorrano dalla Russia verso l’Europa centrale, con meta finale la penisola iberica ed il bacino del Mediterraneo.

Sul Circolo Polare intanto si sta organizzando un nuovo vortice ciclonico, che a partire dal prossimo week-end cercherà di distendersi verso sud, non senza difficoltà.

La depressione che sta interessando le nostre regioni, tenderà a traslare lentamente verso levante, colmandosi, ma darà ancora del filo da torcere, almeno sino a giovedì-venerdì alla nostra penisola.

Ma sarà ancora una volta il Vortice Polare in formazione sull’artico e le mosse della figura anticiclonica attualmente distesa sui paralleli dell’Europa settentrionale a decidere le sorti future di tutto il continente e della nostra penisola in particolare.

Attualmente sussiste un blocco alle correnti oceaniche miti, generato dalla presenza dell’alta azzorriana ancora ben distesa sul comparto oceanico, ma il suo lento e graduale ritiro verso nord, con i massimi attestati sull’Islanda, favoriranno l’avanzata delle aree depressionarie oceaniche nell’unico varco lasciato aperto dall’alta pressione in ritiro, e cioè il comparto centro meridionale Atlantico.

Sia chiaro che l’anticiclone non starà a guardare, e non lascerà che ciò avvenga senza opporre resistenza, anche perché nel frattempo il Vortice Polare generatosi sull’artico, vorrà dire la sua tentando una distensione verso meridione.

Accadrà così che l’alta pressione si scinderà da metà settimana, migrando in parte sulla Russia, ma un nucleo consistente si porrà tra Islanda e Groenlandia, cercando una nuova distensione meridiana, quasi a chiudere di nuovo la strada alle correnti miti oceaniche, distensione favorita dall’affondo del Vortice Polare che si incuneerà tra le due figure anticicloniche, cercando di mettere radici verso sud.

A questo punto sarà lotta dura per la prevalenza delle figure in gioco, con l’alta pressione oceanica tra due sistemi depressionari agguerriti a dire la loro e cercando di prevalere sul controllo del continente, ed il Vortice Polare schiacciato e allungato tra le due figure altopressorie decise a non cedere terreno facilmente.

L’Italia, dopo l’allontanamento della depressione artefice del maltempo di questi giorni, si troverà in una situazione intermedia, con la prevalenza di correnti nordorientali, protetta in parte (nord e tirreniche) dall’anticiclone in distensione meridiana dalla Groenlandia verso sudest, mentre le depressioni oceaniche tenteranno di forzare la difesa anticiclonica per penetrare dalla penisola iberica verso levante.
Al momento resta difficile dire come evolverà la situazione per la prossima settimana: quello che si può certo dire è che avremo ancora fino a domenica un quadro termico decisamente invernale sul continente, con una situazione compromessa fino a giovedì o venerdì sulla nostra penisola, con tempo in miglioramento a partire dal nord, in attesa di un possibile nuovo ritorno di correnti fredde di origine artica con le conseguenza tutte da valutare, o il possibile sfondamento delle miti correnti oceaniche con un ritorno a regime termico mite.

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