Non ci siamo proprio……..ancora fino a metà della prossima settimana saremo in balia degli scambi meridiani sul continente con le conseguenze che sono oramai note: nessuna stabilità, temporaneo rialzo termico seguito da una decisa flessione, in un contesto di variabilità perturbata.
Gli artefici di tale evoluzione sono sempre loro: l’alta delle Azzorre ed il Vortice Polare.
La prima, dopo aver esteso la sua influenza su Europa centrale e Balcani, coinvolgendo anche la nostra penisola, è costretta ad una rapida ritirata verso il nord Atlantico, non essendo stato favorito il suo attecchimento sul continente da una spina letteralmente nel fianco, rappresentata dalla presenza costante di un cut-off iberico, che non permette alla figura azzorriana di radicare sul basso Atlantico, relegata quindi in posizione del tutto scomoda a favorire una stabilizzazione delle condizioni meteo sul sud continentale, come dovrebbe essere in questa parte della stagione.
La sua azione quindi resta confinata sul nord Atlantico, dove mantiene i suoi massimi, protendendosi verso sud a largo delle coste portoghesi, impossibilitata ad avanzare verso levante a causa della scomoda presenza depressionaria che da giorni staziona, e viene rinvigorita di quando in quando da aria fredda, sull’area iberica.
Tale posizione meridiana dell’alta oceanica, favorirà di nuovo un allungamento verso meridione del Vortice Polare, che coglierà l’occasione per spingere fredde correnti artiche verso l’Europa centrale da domenica e fino a mercoledì, contribuendo a mantenere le condizioni meteorologiche avverse all’avvento della stagione estiva.
Un clichè consolidato sul continente, che permetterà questa volta l’aggancio vigoroso da parte dell’aria fredda in discesa verso sud, del cut-off iberico, che si porterà verso levante, investendo la nostra penisola da martedì, con un peggioramento che seguirà quello del fine settimana entrante, di tipo moderato, ma che si dimostrerà piuttosto intenso, a causa del netto contrasto tra la massa fredda in discesa verso sud e il richiamo meridionale piuttosto caldo che precede la depressione iberica.
Il tutto avrà la durata di 48 ore, in cui vedremo svilupparsi estesa nuvolosità accompagnata da piogge piuttosto consistenti e da un calo termico sensibile.
Ma lo spostamento verso levante del ciclone spagnolo, permetterà l’avanzata dell’alta delle Azzorre sulla penisola iberica, favorita anche dalla formazione in pieno oceano di nuova area depressionaria, che darà spinta alla cellula anticiclonica verso levante, così da promettere una rapida traslazione del maltempo dalla nostra penisola verso nordest, ed un veloce ritorno a condizioni di bel tempo, con buone possibilità di un più lungo periodo stabile e soleggiato.
Difficile dire se questo potrà significare un avvio di fase pre-estiva, restando il quadro meteorologico improntato alla formazione di estese aree anticicloniche sul nord continentale, mai significative di un avvio deciso della stagione calda, favorendo, la loro esistenza a latitudini settentrionali, la traslazione sul comparto meridionale delle figure depressionarie atlantiche, che impossibilitate a scorrere da ovest verso est, sono costrette a piegare verso sudest investendo il comparto meridionale europeo, non risparmiando quindi il bacino del Mediterraneo.
Fermiamoci allora alla metà della prossima settimana, lasciando il medio-lungo termine ai prossimi runs, che sapranno sciogliere una prognosi assai delicata.