Sabato il tifone Nock-Ten stava attraversando il Mar delle Filippine. Nella tarda mattinata, ora EDT, l’occhio si trovava 510 miglia a sud di Naha, Okinawa (isole Ryukyu, Giappone) e 615 miglia a sudest di Taipei, Taiwan. Il tifone proseguiva verso ovest-nordovest a 18 miglia orarie, con venti sostenuti fino a 120 mph. In quel momento la previsione indicava un avvicinamento da sudest alla coste di Taiwan nelle prime ore del mattino di lunedì, ora locale, ovvero nella serata di domenica, se ci riferiamo all’ora GMT.
Da quel momento, secondo i centri previsionali, il tifone doveva dirigersi verso nordest, indebolendosi sensibilmente, ma un landfall non indolore su Taiwan non era affatto escluso.
Alle 12 GMT di domenica 24 ottobre l’occhio di Nock-Ten era centrato a 21,7°N 123,2°E, quindi ormai molto vicino a Taiwan, che infatti nelle immagini satellitari di domenica pomeriggio appariva già coperta dalle nuvole. Con una pressione centrale di 938 hpa (alle 15 GMT) la tempesta si spostava ancora verso nordovest alla velocità di 12 nodi, con venti sostenuti fino a 105 nodi.
A Taipei, aeroporto Chang-Kai-Shek, alle 17 GMT di domenica 24 il cielo era coperto e pioveva con vento da est-nordest a 17 miglia orarie e raffiche a 29 miglia orarie (25 nodi). La pressione era di 1012 hpa, in lento calo rispetto ai 1014 hpa di 3 ore prima, quando già pioveva e il vento era di 23 miglia orarie, da NE. Sempre alle 17 UTC la temperatura, ferma già da diverse ore, era 23°C, coincidente con il dew point stante l’umidità a saturazione.
Alle 20 GMT, sempre di domenica 24, nella stessa stazione, pioveva ancora, con pressione scesa a 1009 hpa e vento da ENE che spirava a 21 miglia orarie.
Tuttavia il “clou” dovrebbe essere arrivato nella notte, ora GMT, visto che alle 0 del lunedì 25 ottobre il centro veniva “visto” a 23,6°N 121,6°E, praticamente proprio sul nordest dell’isola, con il vento a 100 nodi e il tifone ancora classificato a categoria 3.
Dopo ulteriori 12 ore di spostamento verso nord con lieve indebolimento (25,6°N 121,7°E alle 12 GMT di lunedì, vento a 85 nodi, categoria 2) le previsioni confermano la netta variazione di traiettoria, con spostamento del tifone verso nordest e suo indebolimento, tanto che alle 0 GMT di martedì 26 dovrebbe essere centrato a 26,8°N 123,6°E, con vento a 80 nodi (categoria 1). In questa fase la tempesta colpirebbe quindi le isole Ryukyu.
Per le 12 GMT di martedì il centro dovrebbe portarsi a 27,6°N 126,7°E, con ulteriore riduzione del vento (70 nodi) e pressione centrale salita a 980 hpa. Sarebbero ancora le Ryukyu, ora quelle più settentrionali, le terre emerse interessate dagli effetti del tifone. Guardando ancora più in la, la traiettoria prevista è più un ENE che un NE, quindi le isole principali dell’arcipelago giapponese non verrebbero coinvolte direttamente, anche se c’è ancora molta incertezza su cosa potrà accadere in questa fase, in cui l’unica cosa sicura parrebbe l’ulteriore indebolimento, con declassamento a tempesta tropicale.