Secondo autorevoli analisi climatologiche, nel corso dei prossimi 40 anni il numero di anni molto caldi sarà doppio o triplo rispetto ad ora. Le acque circostanti New York potrebbero aumentare di livello del 60% rispetto ai valori attuali. Ciò rende la città – che ha una linea costiera di 835 km superiore come lunghezza alle coste di Miami, Boston, Los Angeles e San Francisco messe insieme – vulnerabile alle gravi conseguenze dei cambiamenti climatici.
Bloomberg, nella relazione, sottolinea come un innalzamento del livello delle acque del valore ipotizzato, produrrebbe danni fino a 5 volte superiori rispetto ai 19 miliardi di dollari di danno causati dal passaggio di Sandy nel mese di ottobre 2012.
Al fine di evitare la tragedia, Bloomberg ha presentato alcun idee: dal piantare vegetazione lungo la costa (capace di fornire protezione naturale), alla modernizzazione dei trasporti (soprattutto la metropolitana) e gli esercizi pubblici (quali scuole e ospedali), per garantire che essi possano operare in condizioni estreme. Altre proposte riguardano la costruzione di dighe, barriere alluvione portatili e dune mobili. Secondo Bloomberg, è inoltre necessario ridurre il tempo d’intervento in casi di interruzione nella fornitura di energia elettrica e fornire alla popolazione l’accesso ininterrotto alle scorte di carburante.
“New York sarà sempre più esposte a tempeste particolarmente violente come Sandy e non potremo evitare che ciò accada. Ecco perché riteniamo necessario mettere in atto tutti gli investimenti necessari per garantire la sicurezza necessaria ai nostri cittadini. Siamo certi che sarà un investimento che pagherà”, ha dichiarato Bloomberg.