Ore 7:30 di lunedì 29 agosto. L’Uragano Irene ha lasciato da ieri sera New York, è ormai declassato a tempesta tropicale.
Dietro di sé ha lasciato danni ed anche uno strascico di proteste per l’eccesso di allerta meteo. In realtà, noi che siamo distanti parecchio da quelle terre, fin dall’inizio notavamo che l’allerta meteo fossero eccessive per una zona che più di una volta all’anno osserva furiose tempeste di pioggia o neve. Ma questo era un uragano, e su questi fenomeni non c’è mai da scherzare. Anche se i due fenomeni non sono direttamente collegati, probabilmente le forti scosse sismiche che si sono avute qualche giorno fa, hanno incrementato il livello di attenzione.
Comunque, la tempesta tropicale ha portato dietro di sé un carico ingente di pioggia, e tutta la costa nord orientale degli USA, e adesso il Canada, sta patendo allagamenti e lo straripamento di corsi d’acqua, con conseguenze sono rilevanti.
A New York il vento ha superato la soglia dei 100 km orari numerose volte, in particolare alle ore 16:30 locali, quando le raffiche nell’aeroporto la Guardia hanno superato i 120 km orari. Venti forti, ma che non giustificano una così grave allerta meteo che ha visto evacuare 400.000 persone dalle loro case per ordine delle autorità.
L’emergenza Uragano è finita, restano gli effetti di una forte perturbazione piovosa, ed i danni di quello che è stato un Uragano Tropicale.
I maggiori problemi li hanno vissuti in Virginia, a New York i danni maggiori sono stati provocati dall’allerta meteo. Attualmente è in atto una situazione di elevata vigilanza nello stato americano del Vermont, dove le piogge hanno generato diffuse inondazioni, con l’esondazione di numerosi corsi d’acqua.
Insomma, Irene continuerà a far parlare di sé.
Ore 12:20 italiane di domenica. Il vento soffia forte sulla costa nord orientale degli USA. I primi allagamenti abbastanza seri vengono registrati nella zona di New York, dove nelle ultime ore sono caduti oltre 120 millimetri di pioggia.
L’onda di tempesta ha allagato le spiaggie di Long Island. Qui la marea è alta alcuni metri.
Vento forte, a tratti oltre i 100 km orari soffia su New York city, ma nei piani alti degli edifici newyorkesi la situazione è critica: molti abitanti si lamentano per il frastuono causato dal vento. Alcune stazioni meteo private segnalano raffiche di vento a 130 km orari sui tetti della città. Dagli infissi filtra l’acqua.
L’occhio del ciclone passerà nelle prossime ore nella zona di New York dove sono attese almeno altre 12 ore di pioggia torrenziale. A fine evento, l’Uragano potrebbe arrecare quantitativi di pioggia prossimi ai 250 millimetri.
Ore 7:18 italiane di domenica. Irene è giunta con la furia attesa, e nelle prossime ore sopraggiungerà l’area più cattiva dell’Uragano, la pressione atmosferica è prevista in discesa di 30 hPa ed i venti spireranno furiosi tra i grattacieli.
Vi riportiamo un estratto di alcuni racconti della gente di New York che aspetta e vive l’uragano da casa, la fonte è il New York Times:
– Egnardone si sente il fruscio del vento tra gli alberi, mi ricorda un’altra tempesta che abbatté decine di alberi.
– Caroline abita al 29° piano, il vento di nord est gli butta addosso una forte pioggia che filtra attraverso le finestre non più nuove. Per contenere l’acqua ha dovuto usare tanti asciugamani. E’ in attesa del terzo anello dell’Uragano (un peggioramento più cattivo).
– Typhoon Tammy racconta e mette il link di un “super eroe” che sfida la tempesta nelle strade di New York (?!).
Ahimè, diversi “super eroi”, ovvero persone assolutamente irresponsabili, stanno mettendo a repentaglio la loro vita e sopratutto quella dei soccorritori per sfidare l’Uragano nei modi più disparati. E per questi atti di assoluta incoscienza si segnalano diverse vittime.
Questo succede anche in un Paese spesso segnato da tremende ondate di maltempo, dove l’attenzione per la Meteorologia è prioritaria come un bene di prima necessità.
Ma eccovi ancora altri racconti:
– Ardita abita ad 1 km dalla costa, il vento soffia piacevole e rinfresca il suo appartamento, piove ed il cielo è stato tutta la giornata giallognolo.
– Dramaqueen è una non sfollata, sta sfidando Irene in casa sua, è da sola, i suoi vicini sono tutti andati via. E polemica contro il sindaco. E’ un “super eroe” (!?).
– AlennaM dice che sta per andare a letto, che è in atto una normale tempesta, ma che scaricherà enormi quantità di pioggia, e che il pericolo per la città non sarà il vento, bensì l’acqua.
– Dermot descrive un clima afoso ed umido, pioggia stile irlandese (ore 3:55 italiane).
ALTRI raccontano di aver fatto le scorte di alimenti, di aver cucinato due, tre pasti, di aver messo in carica il computer. Lamentano di non aver trovato pile in vendita, erano tutte esaurite, così come altri beni utili e consigliati dalle autorità.
Diversi si sono accordati con il loro vicini di casa per soccorrersi a vicenda o di ospitarsi nel caso di danni all’appartamento.
L’Uragano Irene sta facendo socializzare i newyorkesi, che come gli abitanti tipici di una città, neppure tra vicini di casa si salutano tra loro.
Al momento non vi sono notizie drammatiche da New York, ma il peggio è imminente e sarà molto, molto importante.
L’aeroporto internazionale di New York Kennedy segnala vento teso di nord est a 55 km/h medi, con raffiche di 80/90 km orari, pioggia forte e visibilità ridotta.
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