Il giorno di Natale l’Ansa ha diramato una notizia di agenzia che recita “lo stato settentrionale messicano di Chihuahua è isolato dalla notte scorsa a causa delle fitte nevicate che hanno interrotto i collegamenti stradali e causato la chiusura degli aeroporti. Lo ha reso noto la polizia stradale locale. La Protezione civile ha detto che nelle ultime ore è caduto oltre un metro e mezzo di neve e la temperatura ha raggiunto i sei gradi sottozero durante la notte nella capitale (N.d.R. quella dello stato, appunto Chihuahua, non quella federale, Mexico City) e a Ciudad Juarez, alla frontiera con il Texas. Centinaia di persone hanno trascorso la notte negli aeroporti di Chihuahua e Ciudad Juarez, dopo la cancellazione totale dei voli, e nelle stazioni degli autobus. Il direttore della Protezione civile locale, Isaac Olivas, ha detto che le nevicate aumenteranno nelle prossime ore ed ha pertanto invitato la popolazione a mettersi in viaggio solo in caso di effettiva necessità”.
Noi francamente non abbiamo trovato, in una breve ricerca sulla rete, notizie su queste nevicate così abbondanti, verificando tuttavia la veridicità delle basse temperature registrate e soprattutto l’eccezionalità di una situazione meteorologica che ha portato la neve su tutta la costa del Texas, fino al confine con il Messico, e anche oltre (purtroppo i dati messicani sono molto più lacunosi di quelli statunitensi), localmente anche con accumuli niente affatto trascurabili.
Già giovedì 23 si è iniziato il cambiamento che avrebbe portato a questa bizzarra nevicata di Natale. Nel nordest del Messico, la città di Ciudad Victoria, poco sopra il Tropico, ha avuto mercoledì una massima di oltre 33°C, mentre la media delle massime di dicembre è 26°C. Era un richiamo caldo prefrontale, e infatti con il passaggio di un primo fronte freddo, la temperatura 24 ore dopo, giovedì pomeriggio, era intorno ai 13°C. Altrettanto drastico il cambio di temperatura a Monterrey, un po’ più a nord, dove i quasi 27°C di mercoledì sono diventati circa 10°C 24 ore dopo. Monterrey ha medie di dicembre pari a 10° e 20°C per minime e massime e un record storico di 0°C.
La massa di aria fredda è penetrata con decisione verso sud nel Messico settentrionale tra giovedì e venerdì. Matamoros si trova appena al di la del Rio Grande, il fiume che divide il Messico dal Texas, dirimpetto a quella Brownsville di cui parleremo più avanti. Nel pomeriggio di giovedì a Matamoros oscillava intorno a un già freddo valore di 7°C, ma questo non era nulla rispetto a quanto stava per arrivare. Venerdì pomeriggio infatti raffiche di vento freddo da nordovest oltre le 30 miglia orarie, accompagnate da pioviggine, hanno portato un ulteriore calo termico. La temperatura è scesa a 0°C verso sera (alle 19 ora di Washington) e ha cominciato a cadere “light freezing rain”. Purtroppo durante la notte non sono stati registrati dati, le rilevazioni sono riprese alle 7 di mattina (sempre ora di Washington) del 25, indicando assenza di precipitazioni e -2°C. Monterrey ha visto cadere neve granulare mista a pioviggine tra le 5 e le 7 pomeridiane del 24, con temperatura intorno 2°C, per poi andare ampiamente sotto zero nella notte seguente, fino ai -5°C registrati alle 7 (ora EST, quella di Washington) del 25.
In Messico è stata segnalata neve anche a Nuevo Laredo, anch’essa sul Rio Grande, nella sera del 24, con poi una minima di -3°C alle 8 EST di Natale. A Torreon, più a sud, ma anche a oltre 1100 metri, una breve nevicata alle 18 EST è stata preceduta da una tempesta di polvere, provocata da un vento sostenuto da NW a 23 miglia orarie.
Le temperature medie di dicembre di Monterrey sono 10° per le minime e 20°C per le massime e finora il limite di freddo per dicembre era 0°C. Le medie di Matamoros sono, per minime e massime, 11° e 22°C, come quelle della dirimpettaia, texana, Brownsville. E a Brownsville la temperatura era già di 0,6°C alle 18 EST (l’ora di Washington), quando pioveva, per poi scendere a 0°C alle 21, quando ha cominciato a nevicare. La neve ha continuato a cadere debolmente fino alle 5 del mattino di Natale, con il termometro sceso a -1°C. Finita la precipitazione, la temperatura ha fatto in tempo a scendere ancora alla minima di -2,2°C intorno alle 8, per poi finalmente risalire, fino a oltre 10°C nel pomeriggio.
Poco a nordovest di Brownsville si trova Edinburg, dove ha nevicato per circa 10 ore, dalle 20 del 24 alle 5 del 25, ora EST, con temperatura intorno a -1°C, che poi è scesa fino a -5°C alle 8 EST. Alle 1 EST ben 18 stazioni meteo nel sud del Texas segnalavano neve, alcune addirittura “heavy snow”, ovvero neve forte, con temperature tra 0° e -2°C. Corpus Christi ha segnalato prima “ice pellets” poi neve, per 14 ore consecutive, dalle 18 del 24 alle 8 del 25, con temperatura tra -1° e -2°C, per poi toccare una minima di -5,6°C alle 9 e risalire molto faticosamente a soli 3,3°C alle 16 di Natale. Corpus Chrìsti ha medie di dicembre 9°/20°C per minime e massime, ma un record storico di -10°C nel mese. Neve anche a Houston, ma senza accumulo, con la precipitazione nevosa più abbondante sulla costa, a Galveston come a Bay City.
Insomma, è stata una notte di Natale particolarissima per il sud del Texas, con nevicate localmente abbondanti che hanno regalato un Bianco Natale ai bambini (di tutte le età…) della regione, stracciando ovviamente record, in una regione davvero raramente visitata dalla Dama Bianca. Fortunatamente le autorità hanno potuto riferire che non vi sono stati seri incidenti dovuti al ghiaccio e alla neve.
La località con il maggiore accumulo, pari a 33 cm, è stata Brazoria, secondo i dati del NWS (National Weather Service). Da segnalare anche 30 cm a Ganado e Louise, 25-30 cm a Edna e Vaìn Vleck, 20-25 cm a Bay City e Victoria. Accumuli minori nelle altre città e cittadine della regione, ma per esempio i 10 cm di Galveston rappresentano il maggiore accumulo giornaliero dal 1947, rimanendo però lontani dal record assoluto di 38 cm del 15 febbraio 1895. Edna ha invece battuto il suo record (11 cm il 12 febbraio 1960) e così Bay City (record precedente 10 cm il 12 febbraio 1958). Sono un record anche i 25 cm di Victoria, che non aveva la neve a Natale dal 1918, quando però ne era caduto meno di mezzo centimetro.
Corpus Christi ha registrato 11 cm, come il 14 febbraio 1895, ma secondo i dati in pollici del NWS, la nevicata di Natale 2004 ha superato quella di oltre 100 anni fa, con 4,4 pollici contro 4,3.
I meteorologi del NWS hanno spiegato che la ragione del maggiore accumulo di neve a sud di Houston è stata la presenza di una banda nuvolosa particolarmente attiva formatasi e mossasi lungo la costa, al contatto dell’aria fredda con le acque tiepide del Golfo del Messico, mentre nell’entroterra l’aria era molto più secca.
La neve caduta si è sciolta quasi completamente nel pomeriggio di Natale, ma la poca neve rimasta e la poltiglia risultante dalla fusione si sono localmente ghiacciate nelle notte di Santo Stefano, con il termometro sceso nuovamente sotto zero in molte località. La tendenza è però per un riscaldamento progressivo nell’area, con le temperature che supereranno nuovamente i 15°C lunedì 27 e i 20°C prima della fine della settimana.