RIMONTA ANTICICLONICA – La parentesi instabile-perturbata sul Mediterraneo Centrale è già giunta al termine, per effetto dell’espansione verso levante dell’anticiclone iberico, che ha guadagnato terreno anche verso nord. L’impronta stabilizzante è ben evidente dal Meteosat, che mostra cieli sgombri da nubi su Spagna, Portogallo e parte della Francia: i flussi perturbati atlantici sono così costretti a risalire più a nord e, nel disegnare i confini del robusto anticicloni, vanno ad impattare verso l’Arco Alpino, ove si è addossata questa nuvolosità collegata all’intenso flusso in quota (corrente a getto) che si interpone fra l’anticiclone che preme da ovest e la saccatura ciclonica responsabile della perturbazione causa della frustata perturbata transitata anche sull’Italia: ora quel vortice di bassa pressione si è allontanato verso l’Egeo. In questa fase le correnti zonali spirano intense alle medie latitudini europee, trainando anche l’anticiclone oceanico verso il Mediterraneo Centrale, a garanzia di una nuova fase mite e di tepore.
ITALIA, L’OMBRELLO DELLE ALPI – Il nostro Paese è ancora sotto un flusso di correnti settentrionali, ma le condizioni di bel tempo sono tornate ovunque a prevalere per due principali fattori: la maggiore ingerenza dell’anticiclone da ovest si unisce infatti allo schermo protettivo dell’Arco Alpino che ha trattenuto tutta la nuvolosità medio-bassa collegata al flusso di correnti debolmente umide e sostenute nord-atlantiche. Il picco della corrente a getto ha quindi favorito precipitazioni da stau sui versanti esteri alpini, sconfinate anche su parte dei versanti italiani, con nevicate localmente fin sui 1500-1700 metri. In giornata il tempo è nettamente migliorato su parte dell’Arco Alpino centro-occidentale, per l’ulteriore influsso anticiclonico. Il sereno ha ripreso il sopravvento anche sulla parte meridionale dello Stivale, dove ancora in mattinata si erano avute residue precipitazioni. Da segnalare il vento ancora molto forte in Sardegna, con raffiche ad oltre 100 km/h.