La terza decade del maggio 2013 fu eccezionalmente fredda, per via di diversi irruzioni artiche che portarono ad episodi nevosi non certo consueti alle porte dell’estate. La neve cadde sull’Arco Alpino anche addirittura al di sotto dei 1000 metri sino a fine mese.
La neve fuori stagione non risparmiò nemmeno l’Appennino centro-settentrionale. Venne imbiancato anche il fantastico borgo montano di Castelluccio di Norcia, con un velo bianco fino a valle del Monte Vettore. Scorci tipici da fine inverno, ma non certo da inizio d’estate.
Neve tardiva eccezionale si ebbe soprattutto sull’entroterra ligure, con la temperatura che su Genova scese fin sotto i 10 gradi il giorno 25 come mai era accaduto prima nella terza decade di maggio, a conferma di un freddo davvero straordinario per il periodo.
Quella di fine maggio 2013 è stata una delle ondate di freddo tardive più eccezionali che si ricordano, con l’incredibile ritorno del clima invernale. Furono di rilevanza storica, oltre le temperature, anche i fenomeni ad esse associati.
Nell’entroterra tra Genova e Savona, nel versante nord del Massiccio del Beigua, la neve cadde con accumuli sopra gli 850/900 metri, e sopra i 1000 metri sul versante marittimo. Sul Passo del Faiallo, a quota 1060 metri e a precipizio verso la Riviera di Ponente, caddero alcuni centimetri di neve.
Non meno insolita fu la situazione sull’Appennino di Levante. Nevicò oltre i 900 metri di quota nelle valli Scrivia, Trebbia e Aveto. La neve in maggio cadde nell’entroterra ligure nel 1991, ma il tutto avvenne ad inizio mese.
A fine mese non ci sono altre notizie di nevicate a quote così basse, a conferma di un evento meteo davvero eccezionale e senza precedenti nella storia recente, che non fa altro che avvalorare la tesi della sempre più marcata estremizzazione climatica.