L’inverno potrebbe presto pigiare sull’acceleratore L’inizio d’anno nuovo vedrà il sole splendere, ma subito lo scenario atmosferico dovrebbe vivacizzarsi per nuove dinamiche instabili nord-atlantiche. L’aria nord-atlantica non porta mai freddo degno di nota, ma la porta dell’Artico potrebbe spalancarsi qualche giorno più avanti, verso il 6 gennaio. Diciamolo chiaramente, i mal di pancia dell’inverno sono legati all’assenza di situazioni favorevoli a dinamiche nevose, specie al Nord, ma va anche riconosciuto che questa seconda parte di dicembre ha visto prevalere temperature di poco sotto la norma, seppure a tratti legate a predomini di figure anticicloniche.
L’anticiclone delle Azzorre, è sempre lui il problema poiché nelle sue prevalenti distensioni verso il Mediterraneo pone un ostacolo a tratti insormontabile per i passaggi perturbati o per le discese d’aria artica. Il pericolo sussiste anche per il periodo dell’Epifania, momento in cui le mappe stanno elaborando la discesa d’aria artica. Il bordo orientale dell’anticiclone potrebbe infatti lambire l’Italia, costringendo così l’irruzione gelida a deviare in parte verso est, sfogando così i massimi effetti verso i Balcani con la ritornante fredda nord-orientale che andrebbe a coinvolgere più direttamente le regioni del medio versante adriatico e quelle meridionali: ci sarebbe la possibilità (da confermare sulla base delle termiche) di instabilità con possibili nevicate fino a quote basse.