• Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti
martedì, 20 Maggio 2025
Meteo Giornale
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
Meteo Giornale

Neve nel Lazio: In medio stat virtus

di Michele Mencarini
14 Dic 2007 - 19:22
in Senza categoria
A A
neve-nel-lazio:-in-medio-stat-virtus
Share on FacebookShare on Twitter

Il transito della goccia fredda sull'Italia genererà dei minimi al suolo secondari di difficile individuazione. Nel Lazio in caso di precipitazioni è probabile che esse possano essere nevose fino al piano. Nella mappa la situazione a 500 hPa per la mattina di lunedì 17 dicembre. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe/mtglam.php.
La discesa fredda, che in partenza prevedeva un interessamento del solo settore adriatico, sembra riuscire ad inglobare nelle proprie mire precipitative anche il settore tirrenico.
Come ampiamente esplicato in altri editoriali, questa condizione meteorologica era già intuibile giorni addietro se si prendeva in considerazione la possibilità di un cuneo depressionario efficace nei settori del sud-ovest europeo.

Una mossa barica di tal genere, da parte del sistema ciclonico, permette alle correnti umide di pervenire dai quadranti meridionali, sino alle nostre latitudini ed infine impattare con le regioni occidentali.

L’attuale discesa polare sta apportando una massa d’aria fredda e secca alla media-bassa troposfera e, nel momento in cui si auspicano le precipitazioni nevose, vi sarà anche il passaggio ciclonico gelido in quota, con rovesciamento del freddo al suolo durante la fase precipitativa.

Il nucleo gelido, presente tra i 350/600hPa, con connotati di spiccata continentalità, metterebbe in azione dei moti convettivi per nulla trascurabili e sarebbe in grado, nell’impatto con la terraferma ed ancor più con il mare, di generare delle zone di bassa pressione al suolo, con alimentazione umida proveniente dal mare che andrebbe ad essere capilarizzata dal nocciolo in quota e sarebbe sfruttata dalla barriera anti appenninica per la proliferazione di cumulonembi.

Tra Domenica/Lunedì, grazie a questa sinottica, si può parlare di fenomenologia nevosa nel Lazio, con possibili coinvolgimenti delle zone pianeggianti.

Ma quanta certezza abbiamo? Quali sono le insidie.

I modelli non aiutano il previsore, nel tal caso il sottoscritto, che di certo non ha un compito facile nel trovare una soluzione a questo problema dalla grande incognita.
Il mare di mappe proposto dai vari centri di calcolo si orienta verso le risoluzioni più disparate e trovare una traccia guida appare quasi impossibile.

Mi viene in mente la saggezza dei latini, i quali dicevano “In medio stat virtus” o “Aurea Mediocritas”:
Queste due espressioni stanno a significare, senza fare una traduzione alla lettera, che nella via di mezzo c’è il giusto, c’è la verità.
Lo stesso Cicerone usava dire “omnis virtus est mediocritas” ovvero che la virtù sta sempre nel mezzo.
Noi siamo il popolo più vicino alla civiltà latina e, grazie alla presenza dell’Urbe, il Lazio è un testimone d’eccellenza.
Come non far tesoro di questi suggerimenti e di tale buonsenso?

La neve nel Lazio, nelle prossime ore, è una realtà concreta ma non certa e la città di Roma, da sempre tabù per quanto concerne la neve, non può esimersi da tali dubbi e perplessità, elevati all’ennesima potenza se consideriamo le possibilità di neve nel centro della Capitale.

Le precipitazioni e la possibile neve dovrebbero arrivare nella nostra regione tramite il refolo caldo-umido. I modelli inquadrano questa prospettiva con differenze talvolta macroscopiche: taluni impongono un regime sciroccale abbastanza mite, altri una tenue azione mitigante e volitiva di precipitazioni senza disturbare la massa fredda presente al suolo ed in media troposfera.

Quindi sono le tre situazioni di massima:
1) azione umida da sud, con orientamento da ovest (Libeccio freddo o al massimo tenue Scirocco se i quadranti saranno orientali) e precipitazioni nevose in pianura nel basso Lazio, con coinvolgimento della Capitale e delle zone ad essa limitrofe

2) azione caldo-umida pervicace con termiche in netta risalita. Precipitazioni nevose a zone collinari e possibili in pianura nelle valli interne per scorrimento sopra strato freddo ed azione mite al suolo quasi inesistente nelle prime ore, grazie allo sbarramento offerto dall’orografia. Neve improbabile nella Capitale per assenza di cuscino freddo ed ingresso dell’azione da ponente in modo intenso.

3) precipitazioni di debole entità con entrambe le situazioni proposte. In ambedue i casi si avrebbe estrema difficoltà nell’osservare neve poiché, in caso di freddo, la precipitazione nevosa sarebbe preceduta da pioggia che, a causa della tenue azione di rovesciamento, in molte zone avrebbe difficoltà a tramutarsi in neve ed, in caso di termiche in risalita, ne conseguirebbe una condizione ancor più complessa.

Ma potrebbe anche non succedere nulla di quanto appena scritto.
Innanzitutto mi preme sottolineare che il cuscino freddo, di cui tanto si parla, potrebbe anche non essere nelle migliori condizioni poiché, almeno per quanto è accaduto sino ad oggi, nelle zone di pianura si è avuta una ventilazione costante, che non ha permesso una escursione termica intensa.
Nelle zone pedemontane, specie quelle a ridosso del PNA, l’effetto favonico si è presentato puntualmente al calar del sole.

In conseguenza di ciò, anche lo strato freddo, ricca risorsa della Ciociaria e del Basso Lazio in generale, potrebbe anche non essere dei migliori. In passato abbiamo ottenuto riserve di aria fredda ai bassi strati senz’altro migliori poiché formatesi da condizioni alto-pressorie stabili ed in assenza di grecale.

Detto ciò, se osserviamo l’evoluzione proposta da alcuni modelli, il nocciolo freddo in quota parrebbe trapassare il centro Italia spostandosi gradualmente verso nord, verso l’alto Tirreno. Questa dinamica potrebbe favorire una posticipazione delle precipitazioni ed, al contempo, le relegherebbe in concomitanza della costa, con una maggior propensione per l’Alto Lazio.
Ma, quanto detto sui modelli, ovvero sulla loro difficoltà nel leggere le situazioni, vale anche in questo caso.
Perciò, al passaggio del nocciolo freddo, senz’altro si attiverà una circolazione più umida per contrasto e senza dubbio si svilupperanno fenomeni convettivi.
Vi sarà anche la possibile creazione di minimi per contrasto.

Questa spiegazione sulla nostra regione vi ha voluto comunicare implicitamente un messaggio, ovvero che non rientriamo nella canonica condizione da neve per il Lazio, semmai ce ne fosse una, ma stiamo cercando di usufruire una sinottica che è impostata per l’Adriatico e, probabilmente, in una seconda fase per il centro-nord.
Siamo ancora nella giornata di Venerdì e le precipitazioni, presunte nevose, sono attese tra Domenica verso Lunedì ed anche nella giornata di Martedì, almeno secondo le ultime variazioni offerteci dai centri di calcolo. Quindi una bella distanza temporale.

Oltre a questo c’è problema che il modello, uno qualsiasi, va in corto-circuito quando ci sono questo tipo di irruzioni, con movimento retrogrado della struttura ed ingresso nel Mediterraneo.
I modelli vengono impostati con una griglia di inserimento dati e, secondo delle impostazioni base, elaborano tramite una serie di calcoli l’evoluzione probabile.
Nel caso di una ciclogenesi Ligure o di un minimo tirrenico c’è una impostazione di fondo che prevede una azione da Nord, per fare un esempio, con una disposizione della corrente del getto, dell’onda baroclina, etc.
In questa condizione, con un anticiclone a fare da spalla sul versante occidentale europeo, ecco che è sfuggito ai maggiori centri di calcolo un bel gorgo barico presente al di sotto della Costa azzurra.

Ed allora come sbilanciarsi per il Lazio?

Oggi non è facile dire se nevicherà e dove. Mi preme dire che le possibilità di neve nella capitale sono modeste e, qualora il richiamo caldo dovesse essere inteso, ridotte quasi a zero a causa dell’inesistenza del cuscino freddo.
In “pole position” appare il basso Lazio, con qualche interessamento possibile anche domani, Sabato 15; pure in questo caso, in coincidenza di richiamo sciroccale intenso, la parte più esposta al sud-est avrebbe delle limitazioni.
Per altro vorrei sottolineare che già oggi, grazie all’azione da sfondamento, nevica a ridosso del Parco nazionale d’Abruzzo, verso la Valle del Liri.

Capirete che chi fa una previsione per il Lazio, almeno questa sera, la sta facendo contro i modelli che escludono in gran parte le precipitazioni e non sembrano prevedere minimi al suolo.
Io non sono in grado, al momento, di dare certezze ma posso ritenere che la regione verrà interessata da fenomeni nevosi, anche in zona pianeggianti.

Vi ho scritto quelle che sono le mie impressioni tramite una previsione di massima.
Credo che la cosa migliore sia restare cauti visto che siamo ancora a Venerdì pomeriggio e abbiamo la giornata di domani per osservare, più che i modelli, l’impianto barico al suolo che si formerà con l’ingresso dell’aria gelida.

Torneremo sulla questione Lazio nella giornata di domani.

CondividiTweetCondividi
Prossimo articolo
tracollo-termico-in-atto,-prime-nevicate-a-bassa-quota!

Tracollo termico in atto, prime nevicate a bassa quota!

Cerca in archivio

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
meteo-d’inizio-settimana:-estate-kappao,-temporali-e-grandine

Meteo d’inizio settimana: Estate kappaò, TEMPORALI e GRANDINE

13 Luglio 2019
video:-ciclisti-in-picchiata-in-giu-per-il-ghiacciaio.-poi-succede-questo…

Video: ciclisti in picchiata in giù per il ghiacciaio. Poi succede questo…

7 Luglio 2019
tendenza-meteo:-ritornano-piogge-e-nevicate

Tendenza Meteo: ritornano PIOGGE E NEVICATE

28 Febbraio 2020
temperature-in-netto-aumento,-fino-a-30°c.-ecco-le-zone-piu-calde-e-la-durata
News Meteo

Temperature in netto aumento, fino a 30°C. Ecco le zone più calde e la durata

20 Giugno 2024
Maggio 2025
L M M G V S D
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031  
« Ott    
  • Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.