Mentre gran parte d’Europa soffre una micidiale ondata di caldo paragonabile alle più intense degli ultimi 60 anni come quelle del 2003, del 1983 o del 1952, nell’angolo nord-orientale più estremo del continente, ai confini degli Urali Polari, è tornata la neve!
La neve è caduta il 5 luglio su Vorkuta, una delle più importanti città della Russia Artica, giornata che ha visto segnare una temperatura minima di 0,3°C ed una massima di 2,8°C, rispetto ad una media climatica di luglio di 8,2/18,7°C.
Non si è trattato di una precipitazione di scarsa consistenza, pochi fiocchi magari misti a pioggia, fenomeno non frequentissimo ma nemmeno troppo raro anche in piena estate in questo estremo avamposto artico, la neve questa volta è caduta con accumulo, anche se per poche ore.
Secondo le statistiche del Servizio Meteo Russo precipitazioni interamente nevose a Vorkuta si hanno una volta ogni dieci anni in luglio, mentre miste neve e pioggia una volta ogni anno.
Si tratta però della prima nevicata con accumulo e della seconda in assoluto, occorsa in luglio dall’inizio degli anni 2000. L’episodio precedente data 12 luglio 2002, quando la colonnina di mercurio raggiunse -0,4°C, record mensile del nuovo millennio, mentre quello mensile assoluto è di -1°C registrato nel 1978.
L’anno scorso rare nevicate di luglio si verificarono in Russia nella zona degli Urali meridionali tra le regioni della Baschiria e di Chelyabinsk, mentre a Vorkuta e in altre zone dell’Artico Russo europeo non nevicò ma fece molto freddo.