E’ caduta la neve martedì 7 giugno nel deserto della Namibia, nell’Africa australe. La neve ha ricoperto con un sottile velo bianco montagne, strade, case e greggi nell’area del Namib-Naukluft Park. La nevicata ha avuto inizio intorno alle 11 del mattino, per cessare nel primo pomeriggio, ed è stata particolarmente intensa nei pressi dello Spreetshoogte Pass.
Intense piogge venerdì 10 giugno in Sudafrica, soprattutto nel settore sudorientale. Tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 78 mm a Ixopo, 76 a East London, 70 a Port Edward, 65 a Margate e Dohne.
In Sudamerica, continua il caos nei voli per la nube di cenere causata dall’eruzione del vulcano cileno Puyehue. Interessati da ripetute e lunghe chiusure gli aeroporti di Uruguay, Argentina e del sud del Brasile. Venerdì sono infatti stati cancellati molti voli anche negli aeroporti brasiliani di Porto Alegre e Florianopolis, quest’ultimo situato a circa 2500 km dal vulcano. Rinviate anche alcune partite dei campionati di calcio brasiliani a causa dell’impossibilità delle squadre di spostarsi. Bloccati venerdì anche gli scali di Ezeiza (Buenos Aires) e Carrasco (Montevideo), sabato la situazione è migliorata ma restano chiusi numerosi scali nella Patagonia argentina. Ritardata ulteriormente l’apertura della stagione sciistica a Bariloche e Villa La Angostura, ricoperte di cenere.
Eguagliato il record assoluto di Ras al Khaimah negli Emirati Arabi con 48,8°C giovedì 9 giugno. Mercoledì era stato avvicinato, con 48,6°C, il record di Iranshar, in Iran (oltre 550 m slm), il cui record e di 49,3°C (luglio 2005). Ancora in Iran, avvicinato di nuovo il record (50,0°C) di Bandar-E-Dayyer, con 49,2°C giovedì 9 giugno.
Continua il caldo feroce in Kuwait. Venerdì 10 giugno, 50,6°C la massima di Sulaibiya, 49,3°C ad Al Wafra, 48,6°C ad Abdaly e Mitribah, 48,4°C a Jahra e al Kuwait International Airport. Giovedì, l’aeroporto di Kuwait aveva toccato i 50,4°C, mentre Sulaibiya si era fermata a 49,5°C e Mitribah a 49,4°C.
Temperature fino a 33,5°C venerdì 10 giugno nel sud della Lapponia. La temperatura citata è stata raggiunta a Markunsvinsa (Svezia), che è stata la seconda località più calda d Europa, superata solo dalla greca Lamia, che ha raggiunto i 33,8°C. 33,1°C a Svartbyn, 31,1°C a Nattavaara (m 327). Nel settore finlandese, nuovo record assoluto a Rovaniemi (osservatorio cittadino, alla stazione) con 31,2°C, all’aeroporto il termometro si è fermato a 30,7°C, mentre il record è 32,1°C, del luglio 1960. Record assoluto per Ylitornio-Meltosjärvi con 32,8°C, a solo 1 decimo dal record di tutta la Lapponia finlandese. Sempre in Lapponia finlandese, 32,0°C la massima di Pello. Sabato 11 giugno in Finlandia le temperature sono calate quasi ovunque di qualche grado, rimanendo comunque elevate. Tra le località in controtendenza, Vaasa ha registrato 32,0°C, eguagliando il suo record assoluto del 28 luglio 1960.
Temperature molto alte venerdì 10 giugno a Cipro, con 37,1°C a Tymbu/Nicosia, 37,0°C a Larnaca e Lefkoniko, 34,0°C a Morphou.
Come già ha scritto il Meteogiornale (https://www.meteogiornale.it/notizia/20691-1-caldo-anomalo-infiamma-la-east-coast-emergenza-fuoco-arizona), forte ondata di caldo giovedì 9 giugno nell’est degli USA, con temperature oltre i 38°C fra Washington, Philadelphia e New York: Washington/Reagan, Newark e Atlantic City 38,9°C, Baltimora 37,8°C. Mercoledì 8, superati i 35°C anche in Ontario (Canada), con 35,6°C A Windsor e 35,2°C a Sarnia, mentre Toronto City ha toccato i 34,2°C e Toronto Pearson i 33,4°C.
Forti piogge in Giappone e Corea del Sud sabato 11 giugno. Tra le 12 GMT del 10 e la stessa ora dell’11 giugno, in Giappone, 117 mm a Nagasaki, 78 a Kochi, 64 a Hiroshima, 60 a Fukuoka, 56 a Omaezaki. Nelle stesse ore, in Corea del Sud, 127 mm a Sogwipo, 59 a Seongsan, 55 a Cheju.