Prima neve al livello del mare in Islanda. Rovesci di neve, senza accumuli significativi per la temperatura comunque superiore allo 0°C, si sono avuti sabato 26 settembre a Reykjavik, all’aeroporto Keflavik, ad Akureyri e persino nelle miti Vestmannaeyjar, le piccole isole situate a sud dell’Islanda stessa. Nevicate più significative sulla regione dei fiordi occidentali e nell’entroterra.
Dopo le forti gelate di venerdì, sabato forti venti sudoccidentali hanno fatto impennare le temperature sulla Lapponia svedese, portando anche piogge. Ai 1145 metri di Tarfala il termometro è salito fino a 6,9°C e le raffiche di vento hanno raggiunto i 169 km/h. 130 km/h l’intensità della raffica più violenta a Stekenjokk, 112 km/h toccati a Stora Sjofallet. 10,9°C la massima raggiunta a Karesuando, che ha una media delle massime di settembre di 8,8°C (1,5°C la media delle massime di ottobre), 15,1°C a Gunnarn (media massime di settembre 11,2°C, di ottobre 5,1°C). Improvvisa scaldata, ma con venti meno forti, anche in Lapponia finlandese, dove per esempio Sodankyla ha raggiunto sabato i 14,0°C (media massime di settembre 9,7°C) e Rovaniemi i 14,8°C (media 10,0°C).
Venti forti e miti da sudovest anche in Norvegia. Le raffiche hanno superato i 100 km/h in molte località: Fruholmen Fyr 122 km/h, Hekkingen Fyr 119, Helligvaer e Ona 115, Andoya e Torsvag Fyr 112, Halten Fyr e Nordoyan Fyr 108, Slettnes Fyr 105,
Alluvioni su gran parte delle Filippine, per il passaggio, tra venerdì sera e sabato, della tempesta tropicale Ketsana. In alcune località dell’arcipelago, la pioggia cumulata nell’evento ha superato i 500 mm. Molto colpita Manila, la più grande città delle Filippine. Tra le 12 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 201 i millimetri caduti, ma alcune stazioni nelle immediate vicinanze hanno fatto segnare accumuli ancora superiori, con 444 mm a Science Garden e 331 a Tanay. Cinque i morti nelle alluvioni nell’area metropolitana di Manila, dove è stato dichiarato lo stato di calamità naturale. Si tratta della peggiore alluvione a Manila da 42 anni a questa parte.
Non solo Manila è stata pesantemente colpita dalle piogge nelle Filippine. Tra le 12 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, segnaliamo anche questi accumuli: Subic Bay 144 mm, Sangley Point 203, Ambulong 255, Infanta 175, Alabat 200, Daet 142, San Jose 164, Cotobato 139, Zamboanga 114.
Alle 18 GMT di sabato 26 settembre, Ketsana aveva ormai attraversato Luzon, la grande isola dell’arcipelago filippino su cui si trova Manila, da est a ovest ed era centrata a 15,7°N 118,1°E, sul Mar Cinese Meridionale. La tempesta, accompagnata da venti sostenuti fino a oltre 70 km/h, si muoveva verso ovest-nordovest. Nei prossimi giorni, Ketsana potrebbe rinforzare fino a tifone di categoria 1, interessando marginalmente l’isola cinese Hainan e impattando, probabilmente martedì, sul Vietnam centro-settentrionale.
In Siberia, cominciano ad essere parecchie le minime inferiori a -10°C. Sabato 26 settembre, questi i valori più bassi: Markovo -14,0°C, Ilirnej, Olomon e Ust-Oloj -12,0°C, Korkodon -11,0°C. -5,8°C la minima a Jakutsk, la città principale della gelida Jacuzia, “solo” -4,3°C a Ojmjakon, famoso “polo del freddo”.
Temperature massime abbondantemente oltre i 30°C anche sabato 26 settembre a Cipro: Lefkoniko e Nicosia 33,8°C, Athalassa 31,7°C, Iskele 30,9°C, Famagosta 30,8°C.
Molto caldo sabato tra il sud dell’Egitto e il nord del Sudan. In Egitto, massime 43,6°C ad Abu Simbel, 43,0°C ad Assuan, 40,7°C a Kharga, 40,2°C a Luxor. In Sudan, 45,0°C a Dongola, 43,5°C ad Abu Hamed. 38,5° e 38,8°C le medie delle massime di settembre ad Assuan e Luxor, 39,8° e 42,4°C quelle di Dongola e Abu Hamed.